A Udine il premio alla carriera ai 99 Posse, Rizzetto (FdI) alla sinistra: «La band deve scusarsi»

Dopo la senatrice Francesca Tubetti è l’onorevole, coordinatore regionale di FdI in Friuli Venezia Giulia e presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati, a prendere posizione sul riconoscimento: «Dal gruppo musicale parole cariche di odio e di violenza e un messaggio intimidatorio nei confronti della premier Meloni»

L’onorevole Walter Rizzetto
L’onorevole Walter Rizzetto

«Trovo inopportuno consegnare alla band 99 Posse un Premio alla Carriera al Castello di Udine nel corso del concerto che si terrà il 21 luglio e che rientra negli appuntamenti del Folkest 2025».

Dopo la senatrice di Fratelli d’Italia, Francesca Tubetti, è l’onorevole Walter Rizzetto, coordinatore regionale di FdI in Friuli Venezia Giulia e presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati, a prendere posizione rispetto alla decisione di premiare il gruppo.

«Fratelli d’Italia attende ancora le scuse per il tweet pubblicato alcuni anni fa dalla band contro Giorgia Meloni, all’epoca leader di partito e oggi presidente del Consiglio – ricorda –. Il tweet, ancora presente sulla piattaforma, era stato pubblicato dopo la visita di Meloni al quartiere Vasto di Napoli, una zona “franca” dove non c’era alcun rispetto delle regole. In quell’occasione, Meloni aveva incontrato il dipendente di una farmacia aggredito e ferito da un uomo sprovvisto di regolare permesso di soggiorno. Le parole rivoltele dai 99 Posse dopo quella visita – continua –, erano non solo cariche di odio e di violenza ma contenevano anche un messaggio intimidatorio».

E se Rizzetto ritiene che allora «l’unico commento fosse di plauso per chi combatte la corruzione e le mafie, al netto delle idee politiche», ora si dice sicuro che «ai 99 Posse non sia sfuggita la trasformazione di Caivano, dove abbiamo dimostrato che le cose possono cambiare. Mi chiedo se la sinistra oltre a fare interrogazioni parlamentari sulla legittima presenza delle istituzioni dal ministro Nordio, oggi possa invitare la band a loro affine quantomeno a delle scuse, tra l’altro tardive».

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