Vertice Amga-Hera: «Non è stato rispettato il patto Honsell-Cafc»

Il centrodestra denuncia: il consorzio doveva dare un parere Le lettere fra il presidente Gomboso e il sindaco di Udine
Udine Sede Amga Telefoto Copyright Petrussi Foto Press
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UDINE. «La denuncia di Report è la stessa che portiamo avanti dalla scorsa primavera: l’operazione Amga-Hera risponde esclusivamente a logiche politiche, in barba al territorio. Così come le nomine ai vertici di questa società. Senza scomodare Rai3 ecco un’altra chicca: il Comune di Udine, venduta la società, non ha rispettato un patto con il Cafc».

La denuncia è del sindaco di Talmassons, Piero Mauro Zanin e del portavoce del centodestra udinese, Adriano Ioan, e arriva, appunto, sull’onda della trasmissione di Milena Gabanelli. I due tirano fuori uno scambio di lettere, datate settembre, tra il presidente del Cafc, Eddi Gomboso e il sindaco Furio Honsell.

Nulla che possa inficiare alcunchè, ma che «dimostra – spiegano i rappresentanti del centrodestra – come tutta questa operazione sia un’operazione di partito, da fare senza perdere troppo tempo e in modo poco trasparente. Un’operazione che ci ha fatto perdere il controllo della municipalizzate e che allontana, ancor più, Udine “capitale del Friuli” dal resto del territorio».

Le lettere

Nei primi giorni di settembre, a un mese dalla cessione di Amga al gruppo Hera, Gomboso scrive a Honsell: scopriamo «dal Messaggero Veneto che il Comune di Udine ha indicato Marco Craighero come componente del consiglio di amministrazione di AcegasApsAmga a conclusione della complessa operazione societaria che ha visto l’incorporazione di Amga spa in Hera. Craighero, già presidente di Amga, è stato nominato il quel cda dal primo luglio», cioè dal primo giorno di vita della nuova spa.

«Rileviamo – scrive il presidente del Cafc – che la nomina di Craighero è avvenuta senza il coinvolgimento di questo Consorzio, nonostante fosse previsto un esplicito gradimento dall’accordo quadro sottoscritto quando il servizio idrico integrato di Udine fu trasferito al Cafc. Rammaricati, chiediamo un chiarimento».

Pochi giorni dopo Furio Honsell risponde a Gomboso: «... conveniamo di principio che lo schema di patto parasociale (peraltro non formalizzato) prevedeva il gardimento del Cafc. È ben vero tuttavia che l’incorporazione di Amga da parte di Hera ha di fatto ridotto notevolmente la portata di quell’accordo, superato poi dalla totale dismissione delle azioni di Hera possedute dal Cafc stesso. Non c’è stata noncuranza – spiega Honsell –, ma una scelta che deriva dalla stretta tempistica imposta dall’aggregazione».

Il centrodestra

«Le giustificazioni di Honsell non sono accettabili. Il fatto che il Cafc abbia poi venduto le proprie azioni non lo autorizzava a non rispettare un patto. In realtà come evidenziato da Report – ha continuato Zanin – tutto quanto è legato a Hera risponde a precise scelte politiche, scelte che bypassano gli interessi del territorio e professionali».

«È sempre mancata trasparenza, abbiamo saputo le cose a decisioni prese, lo stesso ex presidente di Amga, Paolo Cerutti, si era fatto da parte preoccupato dalla velocità con cui si voleva chiudere l’incorporazione».

E ancora: «Quando abbiamo fatto notare che il curriculum di Craighero, scelto per sostituire Cerutti, era scarno non abbiamo praticamente ricevuto risposte: le avremo dal ricorso che sarà discusso al Tar prossimamente». «Oggi – conclude il sindaco di Talmassons – non possiamo che ripetere gli stessi dubbi: perché tutta quella fretta?, perché non è stato rispettato il patto con il Cafc? Perchè non è stato rispettato il volere del territorio?».

«Un simile modo di fare giustifica la fuga dei piccoli Comuni quando sentono nominare Udine – aggiunge Ioan –. Altro che grande Udine, questa amministrazione sta affossando il Comune. Siamo passati dalla politica dei Loris Fortuna a quella... dello struzzo. Nascondono la testa su qualsiasi problema. Possibile che il Pd non abbia nulla da dire sui problemi della città? Su un servizio del genere su Hera? Anche che è tutto a posto. Rassicurare i cittadini. Macchè! La testa rimane sotto la sabbia anche oggi che per esempio Padova ha venduto una grossa fetta di azioni Hera. Ci sarà un perchè? Possibile che accettino in silenzio di non sapere più nulla della nostra ex municipalizzata? AcegasApsAmga non ci fornisce neppure gl ordini del giorno dei consigli. Niente di niente. E la Cgil?», insiste Adriano Ioan.

«Che fina ha fatto la Cgil che tante belle parole aveva speso per questa operazione? Si chiedono, per esempio, se i dipendenti di Amga vanno a fare corsi nella sede di Bologna realizzata su terreni contaminati? Silenzio assoluto».

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