Ventitré 100 al Marinelli sono quasi tutti tinti di rosa

Lodi per Ilaria Covazzi, Beatrice Gigante, Emanuele Giordano e Alessia Sant Festa grande all’istituto Malignani per la consegna dei diplomi ai più bravi



Al liceo Marinelli – come, peraltro in quasi tutti gli istituti, non soltanto udinesi – sono le ragazze le più brave. All’esito degli esami di maturità, infatti, sono state ben quindici le studentesse a conseguire il voto di cento centesimi. I ragazzi si sono comunque difesi bene: in otto sono riusciti a portare a casa il risultato a tre cifre. Vittoria femminile anche nella ripartizione delle quattro lodi assegnate dalle varie commissioni d’esame.

E allora sul podio dei più meritevoli ci sale prima di tutti proprio il quartetto che ha conseguito il voto di cento seguito dalla tanto ambita lode: sono Ilaria Covazzi, Beatrice Gigante, Emanuele Giordano e Alessia Sant. La squadra dei bravissimi del liceo scientifico udinese si completa poi con le altre eccellenze distribuite tra le numerose sezioni dell’istituto e conseguite da Alessandro Brunasso, Lorenzo Capobianco, Lisa Casasola, Francesco Cojutti, Anna Cudini, Stefano D’Agaro, Martina Del Basso, Mattia Donolo, Giulia Filipuzzi, Cristina Melotto, Martina Minisini, Benedetta Padrini, Beatrice Peressini, Alessia Pertoldi, Lucia Rovere, Lorenzo Spadaccio, Emma Spedicato, Marco Tallone ed Elena Zanfagnini. Numeri e risultati che fanno ben sperare per il prossimo futuro. La stragrande maggioranza degli studenti maturati al liceo scientifico, come i colleghi del classico e del linguistico, sono in questo momento alle prese con le tanto meritate vacanze, ma senza dimenticare i manuali per lo studio in vista dei test d’ingresso all’università. E il peso di un cento non si misura solo in una buona dose di orgoglio personale: diversi atenei mantengono sistemi di primalità che puntano proprio sul massimo voto conseguito al termine delle superiori.

E a proposito di maturi e lavoro, festa grande, invece, ieri al Malignani. «La mancanza del capitale umano preparato alle esigenze del lavoro digitalizzato è un fattore limitante per lo sviluppo delle aziende, un collo di bottiglia attraverso il quale non può passare l’adeguato numero di giovani tecnici e supertecnici che il mercato richiede». A dirlo il dirigente scolastico del Malignani, Andrea Carletti, in occasione della consegna dei diplomi della scuola di viale Leonardo da Vinci. Parata di personalità, ma soprattutto di ragazzi da 10 e lode, nel giardino retrostante la scuola per la chiusura di quello che è stato l’anno della robotica. —



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