Biglietti, hotel e turismo: la Supercoppa a Udine crea un indotto a sette zeri
Il portale Calcio e Finanza ipotizza un volume d’affari superiore ai 10 milioni. Si attendono anche più tifosi stranieri rispetto alle edizioni di Tallinn e Belfast

Un impatto a sette zeri? Secondo le stime di Calcio e Finanza è un’ipotesi tutt’altro che irrealistica, comparando le aspettative di Udine con i bilanci di altre Supercoppe europee giocate in contesti paragonabili per numero di spettatori attesi: a Helsinki, ad esempio, la sfida dell’agosto 2022 tra Real Madrid e Eintracht Francoforte fu seguita dal vivo da 31 mila persone, generando un volume d’affari stimato in oltre 14 milioni di euro.
Udine, nella migliore delle ipotesi, si fermerà a 25 mila 132 spettatori, ma con una percentuale più alta di tifosi provenienti dall’estero: in Finlandia soltanto il 40% del pubblico era costituito da supporters dei due team – gli spagnoli del Real Madrid e i tedeschi dell’Eintracht Francoforte come accennato – , che furono poco più di 12 mila, a fronte dei 14 mila biglietti che l’Uefa ha riservato ai tifosi di Paris Saint Germain e Tottenham. E sono proprio i viaggiatori che vengono da lontano quelli che garantiscono il ritorno economico maggiore, dai pernottamenti in hotel alla spesa in ristoranti, bar, shopping e via dicendo.
Città e regione
Manna per gli albergatori di Udine, che si preparano a una vigilia di Ferragosto da altissima stagione, in una città che di quei tempi è notoriamente semivuota. «Tra alberghi, affitti brevi e bed and breakfast, Udine città ha una ricettività di circa 5 mila posti, l’80% dei quali sono già prenotati», rivela Edoardo Marini, responsabile mandamentale di Federalberghi Confcommercio e titolare del Là di Moret.
Per accogliere i supporters di Psg e Tottenham ci vorrà un robusto apporto non soltanto dell’hinterland cittadino, ma anche di altre parti del territorio provinciale e regionale, sebbene sia scontato che molti tifosi pernotteranno altrove, da Venezia e Trieste, da Lignano ad altre spiagge dell’Adriatico.
Più programmazione
«Non entro nel dettaglio delle cifre, ma tante presenze dall’estero, e in particolare da realtà a elevato reddito pro capite come Parigi e Londra, possono sicuramente generare ricadute ingenti su città e regione». A dirlo Michela Mason, docente di Economia e Gestione delle imprese all’università di Udine, dove è anche la responsabile del master in amministrazione e management dello sport e del corso di aggiornamento accreditato dalla Federcalcio per direttori sportivi.
Ma l’indotto di eventi come la Supercoppa, sottolinea Mason, «è legato anche alla capacità di studiarne in anticipo l’impatto attraverso analisi di mercato, di promuovere pacchetti e proposte turistiche mirate che puntino a promuovere il territorio, le sue attrattive, i suoi prodotti». Tutto questo, rimarca Mason, «guardando non soltanto all’impatto immediato di un evento, ma anche a strategie di marketing e promozione che poi generano reddito nel medio e lungo periodo».
I precedenti
Guardando alle cifre nude e crude, e tornando ai conti di Calcio e Finanza – portale specializzato in materia di effetti economici correlati al mondo del pallone –, gli esempi più vicini a Udine sono la già citata Helsinki, in scala leggermente più grande, Tallinn 2018 e Belfast 2021 in scala ridotta. Le sfide in Estonia e nell’Irlanda del Nord, vinte, nell’ordine, dall’Atletico Madrid sul Real Madrid e dal Chelsea sul Villareal, furono seguite rispettivamente da 12 mila e 10 mila spettatori.
La metà, più o meno, di quelli attesi a Udine, e con una quota di presenze dall’estero anch’essa inferiore rispetto a quella attesa il 13 agosto in Friuli. I 5 milioni d’impatto stimati in entrambi i casi da Calcio e Finanza, pertanto, possono essere quantomeno raddoppiati. Se i conti sono giusti, l’affare è quindi almeno da 10 milioni di euro, incasso collegato ai biglietti escluso. Con l’augurio che tutto fili liscio non solo per lo sport e per il business, ma anche per l’ordine pubblico.
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