Veneto Banca: azioni stracciate. E Federconsumatori protesta

UDINE. E’ stata un’altra giornata campale, quella di ieri, per il sistema bancario del Nordest. Il consiglio di amministrazione di Veneto Banca, riunitosi lunedì pomeriggio, si è concluso nella notte. Ha fissato la “forchetta” del prezzo dell’azione, per lo sbarco in Borsa, tra 0,1 e 0,5 euro.
Tradotto in soldoni significa capitali azzerati per gli 88 mila soci (3.500 friulani). Per dare la “ferale” notizia, ufficialmente, non sono però bastate 24 ore. Tanto che il comunicato ufficiale dell’istituto, atteso per tutta la giornata, è giunto alle redazioni dei quotidiani di ogni angolo d’Italia appena alle 21.26. Da fonti certe, confermate anche all’Ansa, si era comunque già appreso che il titolo di Vb ormai vale pochi centesimi. Come nelle più fosche previsioni della vigilia.
Esattamente come era accaduto poco più di un mese fa per l’altra grande malata, la Banca Popolare di Vicenza. Ma non è tutto. Perchè il fondo Atlante detta le condizioni per quello che appare come un probabile secondo intervento, dopo l’acquisto di Pop Vicenza. Banca Imi e Atlante hanno firmato l’accordo di sub-underwriting (cioè di garanzia).
Per effetto di questo accordo Atlante si farà carico dell’eventuale parte non sottoscritta dell’aumento di capitale da 1 miliardo di Veneto Banca a servizio dell’eventuale quotazione in Borsa. Atlante condiziona la sua partecipazione a ottenere almeno il 51% del capitale, così si sostiene in ambienti vicini all’operazione. Resta l’incognita degli imprenditori veneti che hanno mostrato disponibilità a sottoscrivere l’aumento per una quota attorno al 15% dell’offerta.
Al momento non è chiaro se l’effettiva domanda da parte di questo gruppo sarà sufficiente a costituire un flottante ritenuto adeguato dalla Borsa. Dunque una situazione ancora molto fluida e indecifrabile. Che però ha avuto la conseguenza di trascinare al ribasso la Borsa di Milano (peggiore in Europa, ha chiuso a -1,4%) e di alimentare un vespaio di polemiche anche a livello politico-istituzionale. Infine, ciliegina sulla torta, c’è da segnalare la lite, apertis verbis, tra il presidente di Veneto Banca Stefano Ambrosini e il suo vice Giovanni Schiavon.
Nel contempo si fanno sentire le associazioni dei consumatori. «L’azzeramento del valore delle azione di Veneto Banca e BpVi con l’aumento di capitale si potrebbe definire come un disastro finanziario molto democratico - spiega l’avvocato Barbara Puschiasis, presidente di Federconsumatori Fvg -. Ben 18 miliardi di euro bruciati in totale.
Circa l’88% degli azionisti ha un’età media di 60 anni, il resto sono giovani, anziani, aziende. Sono per lo più risparmi e sacrifici di una vita e miseramente andati in fumo a discapito dell’economia reale, fatta di cose, di servizi, di persone e di imprese che non recupereranno più fiducia e attaccamento nei confronti di quella banca del territorio che tanto li aveva rassicurati.
Soldi volatilizzati che non sono per nulla serviti al territorio di cui le banche affermavano di essere portatrici di interessi. E’ ora che si facciano i tavoli di conciliazione e che si restituiscano i soldi alle persone. Basta attese e false speranze.
O verrà riportata giustizia o i risparmiatori non crederanno più a questo sistema. Dal 6 al 20 giugno ci sarà l’aumento di capitale Vb e il 28 giugno se il flottante del 25% verrà raggiunto ci sarà la quotazione in Borsa. Il 25% vuol dire che Vb dovrà raccogliere adesioni all’aumento per 250 milioni di euro. E quale fiducia spingerà potenziali acquirenti a presentare le loro offerte stante comunque la sopravvalutazione dell’azione rispetto ad esempio a quella di BpVi?».
Anche il Movimento consumatori del Veneto ritiene che sulla vicenda Vb nell’interesse degli azionisti sia «urgente» avviare una «seria procedura di riconciliazione, per evitare il Vietnam». Il Movimento chiede alla banca di Montebelluna di dare seguito all’annuncio dell’aprile scorso con il quale veniva manifestata l’intenzione di avviare una procedura di conciliazione paritetica a favore degli azionisti danneggiati.
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