Venditori porta a porta, tre denunciati per truffa

Proponevano buoni sconto in realtà facevano sottoscrivere ai clienti dei contratti di vendita. Sono tati denunciati per truffa dai carabinieri tre venditori originari delle province di Venezia e Padova che hanno preso di mira una operaia di 47 anni, residente a Montereale Valcellina.

Il raggiro è cominciato con una normale operazione di vendita. Lo scorso novembre la donna è stata contattata telefonicamente da una operatrice di call-center della ditta “Smart srl”, con sede legale a Mestre e centro operativo a Padova , per fissare un appuntamento a domicilio, con un operatore-venditore della stessa ditta che le avrebbe proposto, attraverso la visione di un catalogo, l’acquisto di prodotti casalinghi.

L’agente di commercio, D.C., 47 anni di Chioggia, si è presentato regolarmente all’appuntamento.
Non riuscendo a vendere nulla alla cliente, l’agente, con raggiri, le ha fatto firmare un contratto di acquisto per una serie di prodotti casalinghi che ha però spacciato per una sottoscrizione a ricevere un buono sconto omaggio della ditta Smart.

Lo scorso gennaio un secondo venditore – che i carabinieri scopriranno essere T.C. della provincia di Padova, è tornato a casa della donna e, esibendo l’ ordine di acquisto sottoscritto inconsapevolmente dalla vittima, le ha chiesto di onorare il pagamento: 7 mila euro.

La vittima, prima sorpresa e poi arrabbiata, ha chiesto il recesso del contratto. A quel punto il venditore con più insistenza le ha proposto un acquisto al ribasso: prima di 3500 euro, poi di 2mila euro.

La donna, irremovibile, ha minacciato di rivolgersi a carabinieri e avvocato e a quel punto l’uomo ha lasciato in fretta l’abitazione. Il fatto è stato poi denunciato ai carabinieri di Montereale che sono risaliti agli autori e hanno denunciato i due agenti e il legale rappresentante dell’azienda, G.C.F, 8 anni di Padova, per truffa. La merce che i tre volevano vendere alla cliente aveva un valore ben inferiore ai 2 mila euro.