Vacanze al mare? Ombrelloni a otto metri di distanza: così si ridisegna la spiaggia di Lignano

LIGNANO. La spiaggia Covid-free inizia a prendere forma. Proprio questo fine settimana, infatti, a Lignano Sabbiadoro (all’ufficio spiaggia 18) i primi ombrelloni hanno fatto capolino nella spiaggia fresca di livellamento: i picchetti sono posizionati a otto metri di distanza l’uno dall’altro, a fronte dei soliti 3,5 metri.
CORONAVIRUS, I DATI
E la riduzione della densità degli ombrelloni è solo una delle tante novità della stagione, a cui si aggiungeranno la perimetrazione degli uffici spiaggia, il braccialetto distintivo per i clienti degli stabilimenti e molto altro. «Non potendo più aspettare, ho giocato d’anticipo – spiega Emanuele Rodeano, presidente Lisagest spa –. Dopodiché, se le disposizioni del Governo saranno diverse, farò un passo indietro e mi adeguerò riposizionando gli ombrelloni. Ma la situazione è già drammatica così, non posso rischiare di non essere pronto a lockdown cessato».
Le nuove vacanze al mare
E mentre a palazzo Chigi una data per l’avvio della stagione balneare non è ancora stata scandita, i sindaci delle principali località marittime (riunite nel G20s di cui fanno parte anche Lignano e Grado) puntano a inaugurarla il primo giugno. Intanto le vacanza al mare ai tempi del coronavirus vengono così immaginate e pianificate. Come ufficializzato da PromoTurismoFvg, gli uffici spiaggia quest’estate saranno perimetrati e i clienti dovranno indossare un braccialetto distintivo.
In più, le passerelle saranno a senso unico e più ampie. Non solo. Sulla battigia non si potrà più campeggiare, ma solo passeggiare (con la dovuta distanza). Inoltre, la parola d’ordine sarà “online”, sia per le prenotazioni sia per i servizi sotto l’ombrellone. La pandemia ridisegna anche i lidi liberi: a Lignano non ci si potrà più andare in ordine sparso, ma dei picchetti segnaleranno il posto per gli ombrelloni. Inoltre, l’arenile sarà monitorato, probabilmente sia dalle forze dell’ordine (come polizia municipale e Capitaneria di porto) che anche dai volontari, come i componenti della Protezione civile o di altre associazioni.
Oltre alla sanificazione delle attrezzature da spiaggia e alla presenza di gel igienizzante a ogni ingresso, se i protocolli governativi li prevederanno ci saranno anche termoscanner per misurare la temperatura delle persone. In più, si sta studiando una piattaforma per mappare le persone con cui si è venuti a contatto in spiaggia in caso di contagio.
L’allestimento a Sabbiadoro
Come anticipato, la road map targata Lisagest spa è chiara e conta la metà degli ombrelloni installati finora: «Fino al 2019 la nostra spiaggia ha sempre avuto 6 mila ombrelloni mentre per questa stagione saranno dimezzati. Si passerà, infatti, a 3 mila pezzi – afferma Rodeano –. Dovremmo riuscire poi a recuperarne tra il 10 e il 15 per cento dagli spazi di litorale dai quali saremo costretti a togliere altre attrezzature, per evitare assembramenti, come campi da bocce e beach volley e, addirittura la Beach Arena. Riusciremo a predisporne al massimo 3.500».
E lo stesso vale per le cabine da spiaggia che, come spiegato da Rodeano, saranno anch’esse dimezzate: «Una ogni due rimarrà sigillata». «Il Governo non ha ancora stilato indicazioni precise, ma il mio intervento si basa sul buon senso – chiosa Rodeano –. Installare più della metà degli ombrelloni sarebbe rischioso e, al contempo, metterne giù meno della metà sarebbe economicamente insostenibile».
La preparazione del litorale a pineta
È diversa, invece, la linea d’intervento del collega Giorgio Ardito, presidente della Lignano Pineta spa, che spiega: «Noi non abbiamo ancora iniziato ad allestire la spiaggia, sia perché stiamo ancora finendo di livellare l’arenile sia perché il lavoro è parecchio e non ho intenzione di rifarlo più volte – spiega –. Attendiamo le indicazioni da Conte e poi cominceremo. Solo per il livellamento della spiaggia – commenta –, l’investimento ammonta a 25 mila euro (a causa del maltempo del novembre scorso)».
Al netto della preparazione degli otto chilometri di arenile, il nodo rimane quello degli stagionali in attesa di chiamata: a Lignano si tratta di oltre 10 mila persone. «Ho già contrattato una ventina di lavoratori, ma quelli in attesa sono circa sessanta – argomenta Ardito –. Sto ricevendo una raffica di chiamate dai miei collaboratori e, purtroppo, alla maggior parte di loro non ho una risposta da dare». —
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