Uomo sparito da casa da quattro giorni

Non si hanno più notizie di Cristiano Codispoti, 37 anni. Si mobilitano anche gli amici creando un gruppo su Fb per trovarlo
Di Vincenzo Compagnone

Ore d’ansia per un giovane goriziano che mercoledì mattina si è allontanato da casa e da allora non ha più dato notizie di sé. Cristiano Codispoti, 37 anni - questo il suo nome - era rientrato in città nel settembre scorso da Klagenfurt, dove lavorava, per sottoporsi a delle cure mediche, in quanto sofferente di ernia del disco. Era tornato ad abitare a casa dei genitori, in via Fatebenefratelli. A Gorizia risiede anche una sorella, mentre un fratello abita a Vicenza.

Per tutta la giornata di mercoledì scorso Cristiano, che era uscito da casa vestito in modo primaverile, con un giubbotto, una camicia, un paio di jeans e una borsa a tracolla, si è reso irreperibile e, la sera, non ha fatto ritorno a casa. Il giorno successivo, giovedì, il suo cellulare (che in precedenza suonava a vuoto) risultava spento. Giovedì i familiari, preoccupati, si sono recati in Questura per denunciarne la scomparsa. Subito sono partiti gli avvisi di ricerca che, però, al momento in cui scriviamo, non hanno dato esito.

«Cristiano - spiega, molto cortesemente, il padre Antonio - era tornato dall’Austria perché c’era il rischio che dovesse essere sottoposto a un intervento chirurgico a causa dell’ernia, ma poi le lunghe cure alle quali si era sottoposto avevano fatto effetto e l’operazione era stata scongiurata. Tuttavia, pur essendosi rimesso in sesto fisicamente, sembrava aver risentito psicologicamente di questo lungo periodo d’inattività, anche perché di fatto non aveva più un lavoro fisso».

Dopo aver frequentato a Gorizia la media Locchi e il liceo scientifico, Codispoti si era laureato in Relazioni pubbliche e poi era andato a cercar fortuna all’estero, in particolare in Inghilterra e in Austria, lavorando come traduttore, cameriere e svolgendo altri impieghi saltuari. «In particolare, da una settimana a questa parte, nostro figlio - continua papà Antonio – si era molto chiuso in se stesso, passava il tempo nella sua camera a lavorare al computer. Mercoledì mattina si è allontanato da casa senza dire nulla. In ogni caso, non aveva problemi di tipo economico, anche se non sono in grado di dire quanto soldi avesse con sé».

Comprensibile l’apprensione dei familiari, ma anche dei numerosi amici goriziani che ieri hanno aperto una pagina Facebook denominata “Cerchiamo Cristiano Codispoti”. L’appello a fornire informazioni è stato condiviso su molti profili del social network, ma non è emerso molto. Qualcuno ha detto di averlo incontrato la settimana scorsa in città e di aver parlato con lui, altri hanno ricordato ha sua abitudine di compiere lunghe passeggiate in Slovenia, nella zona del Panovec e della Castagnavizza.

«Io spero che non sia succeso niente di grave, forse Cristiano - dice il padre Antonio - ha sentito il bisogno di allontanarsi da Gorizia per riordinare le idee e vedere più chiaro il suo futuro. Certo, ci impensierisce il fatto che non abbia più risposto alle nostre telefonate».

Come si è detto, il tam tam su Facebook si è propagato a tappeto nel pomeriggio di ieri e tutti si augurano di veder presto comparire notizie rassicuranti nel gruppo di ricerca. In serata si è sparsa una notizia, peraltro tutta da verificare, che il segnale del cellulare di Cristiano sarebbe stato agganciato da una cella della rete di telefonia mobile della Polonia.

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