Ungaretti soldato, un’esposizione sulla guerra del poeta

«Questo è l’Isonzo e qui meglio mi sono riconosciuto docile fibra dell'universo». Così recita una stele nei pressi del parco di Piuma, firmata nientemeno che da Giuseppe Ungaretti. Ma da oggi Gorizia esprime un ricordo attorno alla sua figura anche con un’esposizione, che verrà inaugurata alle 18 alla Fondazione Carigo. Di nuovo la cornice è la mostra Soldati, che da diversi mesi è allestita in via Carducci. Ora l’evento si arricchisce così di una nuova parentesi, in ricordo della visita del poeta che passò di qui cinquant’anni fa. «Il nome di Gorizia non era il nome di una vittoria, ma il nome di una comune sofferenza». Così si espresse Ungaretti nel 1966 quando, ormai anziano, tornò in città e nei territori in cui aveva combattuto durante il primo conflitto mondiale. Non a caso la nuova sezione è dedicata all’ “Ungaretti soldato”. Dopo l’inaugurazione, seguirà la proiezione del filmato “Ungaretti sul Carso” prodotto da Bisiafilm Monfalcone, con Andrea Chimenti e Lucio Fabi, per la regia di Maria Erica Pacileo e Fernando Maraghini. «I pannelli esposti intendono rendere omaggio al grande poeta, che nei suoi versi seppe evocare l’essenza dell’essere umano travolto ma non piegato dalla guerra, e il suo legame con Gorizia e il Carso. La sezione - spiega una nota sull’evento- si pone come un prolungamento della rassegna “Soldati”, che proprio da una celebre poesia di Ungaretti trae il suo titolo, e funge al contempo da anticipazione e da completamento della mostra “Fratelli”, che illustrerà i 50 anni degli Incontri culturali mitteleuropei avviati il maggio del 1966 sul tema della poesia con la presenza di Ungaretti». La mostra “Fratelli”, ospitata a Palazzo Attems, sarà inaugurata il 12 maggio e sarà visitabile fino al 12 giugno.
(e.m.)
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