Una vita per dare un futuro ai ragazzi disabili, addio a Lisetta Bertossi

CODROIPO. Per vent’anni, assieme al marito Claudio Gremese, aveva guidato il centro residenziale per persone disabili dell’associazione “La Pannocchia” di Codroipo. Lisetta Bertossi ne era stata l’anima e il cuore. Se ne è andata per un malore che l’ha colpita improvvisamente nella serata di giovedì 30 aprile a 75 anni. E tutto il mondo del volontariato ora piange una donna forte, determinata, dal grande cuore generoso.
Nel dicembre 2019 le era stato consegnato a Buja il "Premi Nadâl furlan", organizzato dal Circolo culturale laurenziano per dare un riconoscimento a quelle figure della cultura friulana che si sono distinte per il loro impegno a servizio della comunità regionale. “Questo riconoscimento - spiega il marito Claudio – era stato il giusto coronamento per tutti gli anni in cui era stata al timone dell’associazione la Pannocchia a cui aveva dedicato tante energie senza mai fermarsi, senza mai lamentarsi, sempre pronta a dare una mano a chi ne aveva bisogno”.
Nel 2016 nella struttura di viale Duodo di Codroipo c’era stata la doppia festa, quella dei 20 anni del centro e quella delle nozze d’oro di Claudio e Lisetta che insieme, uno a fianco all’altra, hanno guidato l’associazione impegnandosi a garantire un futuro "ai nostri figli quando noi genitori non ci saremo più".
Un’associazione nata nel 1996 dalla volontà, sulla spinta della legge regionale 41, di un gruppo di genitori di persone disabili che frequentavano il Csre di Codroipo. Da allora venne portata avanti una raccolta fondi che nel corso degli anni grazie alla comunità e con il sostegno del Comune, Provincia, Regione e dello Stato, portò alla realizzazione del centro.
Il 17 maggio 1997 l'associazione era uscita coraggiosamente in piazza Garibaldi a Codroipo con una bancarella di oggetti prodotti artigianalmente dagli associati e un messaggio di richiesta di aiuto.
Al suo fianco c'erano gli amici dei ragazzi e di tutti i disabili, primi sponsor: l'associazione Codroipo c'è, l'associazione Pescatori Sportivi Quadruvium, il gruppo N.A.P.A. e l'allora Banca Popolare Udinese.
Nasceva così il progetto "Una finestra sul futuro - Dopo di Noi". Per 18 anni il presidente fu Claudio, e dopo il timone per i successivi tre lo assunse Lisetta.
Lisetta lascia la figlia Annalisa. Sarà salutata con una cerimonia privata, nel rispetto delle normative anticontagio, martedì 5 maggio.
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