Una torre in vetro per vedere tutti i castelli

BUJA. Una torretta in vetro sul castello leggendario, che permetterà di ammirare il panorama dalla zona collinare a sud a quella pedemontana a nord. Buja non avrà il suo castello ricostruito, ma certamente la sua vedetta sul Monte di Buja che in linea d’aria permetterà al centro collinare di guardare, probabilmente come accadeva nell’antichità, i castelli di Artegna, Gemona, Colloredo, fino ad arrivare alla grande collina sui cui si erge San Daniele.
In questi giorni, assieme alle ultime indagini archeologiche eseguite dalla ditta Arxe di Trieste sul castello di Monte, in municipio è arrivato anche lo studio di fattibilità per la realizzazione di una torretta sui resti dell’antico maniero che l’amministrazione comunale aveva a suo tempo commissionato all’architetto bujese Vergilio Burello. «Il nostro obiettivo – spiega il sindaco Stefano Bergagna – è realizzare un punto di osservazione che permetta di godersi il panorama e valorizzare così quei resti archeologici che nel corso di questi ultimi anni sono stati oggetto di sistemazione. Monte di Buja è un luogo adatto per praticare il trekking e una vedetta di quel tipo diventa un punto di arrivo ideale per un passeggiata nel mezzo della natura».
Se il progetto è stato acquisito da poco, l’amministrazione comunale punta a far partire i lavori entro l’anno: si tratta di un lavoro di circa 100 mila euro. In base al progetto si vuole realizzare una torre in vetro e in acciaio, le cui fondamenta partano proprio dai resti dell’antica torre del castello: un vero e proprio incontro fra la modernità e la storia, tant’è vero che il ricorso al vetro, già concordato anche con la Soprintendenza, è finalizzato a creare il minor impatto possibile sui resti archeologici. Gli stessi scalini per salire sul ballatoio della torre e guardare il panorama saranno metà di pietra, quelli preesistenti, per proseguire in vetro. Del basamento dell’antica torre sono oggi rimaste delle murature, la cui altezza varia da un massimo di 4 metri e mezzo a 1,60: su di essi si innalzerà una torre che avrà un’altezza di circa 3,5 metri.
Dunque, si ipotizza di poter salire per circa 7-8 metri sulla punta di Monte: «Quel castello – spiega il sindaco Bergagna – ha origini molto antiche, prima del 1000, e pare abbia cominciato ad andare in rovina a partire dal ’500. Non ci sono documenti originali che ne testimonino la sua forma originaria e anche per quello non aveva senso ricostruirlo, anche se i suoi resti sono stati curati e valorizzati in questi anni. La torre gli ridarà quel ruolo di vedetta che in passato ha avuto e che oggi assumerà una funzione turistica».
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