Un terzo delle pensioni in Fvg non supera i mille euro: a Udine i più “ricchi”

I dati Inps, in città e nelle province di Trieste e Gorizia gli assegni più cospicui. Il Pordenonese e la montagna sono fanalino di corda

UDINE. Una pensione su tre non raggiunge i mille euro. In Friuli Venezia Giulia poco più di 118 mila 700 pensionati, pari al 33 per cento, dispongono di un reddito mensile lordo inferiore a mille euro.

Viceversa, il 6,8 per cento supera i 3 mila euro. Per avere un’idea più precisa della distribuzione dei redditi da pensione è possibile fare ricorso ai dati più recenti provenienti dalle dichiarazioni Irpef (presentate nel 2014 e riferite all’anno precedente), aggregati a livello di zone altimetriche in base alla classificazione operata dall’Istat.

Si tratta dei redditi dichiarati ai fini Irpef, che non coincidono pertanto con i dati forniti dall’Inps e che si riferiscono invece agli importi lordi delle prestazioni pensionistiche.

I redditi medi da pensione più elevati rimangono comunque quelli delle province di Trieste (con 18 mila 575 euro rispetto a una media regionale di 16 mila 607) e di Gorizia (16 mila 959).

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10/05/2011 Roma, Forum della Pubblica Amministrazione 2011. Nella foto lo stand dell' INPS

Interessante notare anche che subito dopo si trova la pianura friulana, in particolare le aree limitrofe ai due capoluoghi di Udine e Pordenone.

A livello di singoli comuni, peraltro, Udine risulta in assoluto il primo (e l’unico che supera i 20 mila euro), Pordenone è terzo, Trieste settimo, Gorizia solo 43º.

A seguire si colloca la fascia collinare e pedemontana, mentre la montagna della provincia di Udine (con 14 mila 95 euro) e ancora di più quella di Pordenone (appena 12 mila 302 euro), presentano i redditi medi da pensione in assoluto più bassi.

In questo modo è possibile evidenziare un’ulteriore differenziazione a livello territoriale: non solo tra l’area isontino-giuliana e il resto della regione, ma anche tra la montagna e la pianura all’interno delle province di Udine e Pordenone.

Seppure le pensioni non siano sempre le uniche fonti di reddito anche per chi non è più in età attiva, è plausibile ipotizzare che la condizione economica degli anziani differisca in base al luogo di residenza, con una netta contrapposizione tra le aree più marginali della regione come la montagna da una parte e i centri maggiori e i loro hinterland dall’altra.

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A questa disparità di fondo si aggiungono ulteriori problematiche per chi vive in montagna, legate ad esempio alle maggiori difficoltà di spostamento per accedere ai servizi sanitari.

A livello nazionale il reddito medio dei nuovi pensionati (13 mila 965 euro) è inferiore a quello dei cessati (15 mila 356) e a quello dei pensionati sopravviventi (17 mila 146), cioè coloro che anche nel 2013 percepivano almeno una pensione.

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