Un sentiero impegnativo e difficoltoso, con tratti franati

La disgrazia che è purtroppo costata la vita a Federico Castellani è accaduta nel tratto finale della traversata che va dal Rifugio Pellarini alla Spragnam e quindi alla Val Saisera. Un traversata che ha nel bivacco Dario Mazzeni (si tratta di una struttura intitolata a un giovane alpinista triestino) un ottimo punto di appoggio, anche se situato un po’ in alto rispetto al sentiero.
Dal Pellarini si sale a Sella Nabois ed è un proseguire in un saliscendi che porta ad attraversare tutto il versante nord ovest dello Jof Fuart. L'ambiente e grandioso e molto appagante, ma il sentiero a tratti è anche esposto, ci si può imbattere in alcuni tratti franati e per questi motivi è anche difficoltoso e impegnativo dal punto di vista fisico.
Quindi, è stata opportuna la scelta di due del gruppetto di amici di fermarsi a pernottare al bivacco, a quota 1630 metri.
Il sentiero, poi, prosegue in discesa verso la conca della bassa Spragna, attraverso un pendio molto impervio, attraverso dei salti di roccia e alcune gole. Subito dopo il dosso erboso sotto il bivacco scende il punto critico. Infatti scende con strette volte per superare la parte più ripida della fascia rocciosa.
Ma il bivacco è anche prezioso per gli alpinisti essendo la base di partenza per le ascensioni sulla parete nord del Montasio. Interessanti anche le traversate dal Mazzeni al Rifugio Corsi per la Forcella Mosè, oppure per la Forecella Lavinal dell'Orso. (g.m.)
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