Un passaporto sanitario per andare in Austria e Slovenia? Lubiana, Vienna e Trieste ci stanno pensando

UDINE. L'idea di un "passaporto sanitario" per vaccinati e per chi ha superato il Covid porebbe facilitare e velocizzare la ripresa del turismo. È uno degli scenari emersi durante la videoconferenza "Dieci anni di Cooperazione tra Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia", tenutasi oggi online.
«Sosteniamo un coordinamento e soluzioni non discriminatorie supportate dalla moderna tecnologia,» ha affermato Maja Pak, direttore generale dello Slovenian Tourist Board, rispondendo a una domanda sull'utilità dei 'passaporti per vaccinatì contro il Covid. «Per garantire vacanze sicure abbiamo sviluppato standard di sicurezza, siamo pronti alla ripartenza», ha aggiunto Pak.
«L'idea del passaporto potrebbe aiutare non solo i turisti, ma anche altre attività», è necessario però avere anche con celerità «un allineamento per la denominazione» e il riconoscimento «dei test» a livello europeo, ha fatto eco Lucio Gomiero, direttore generale di PromoTurismoFvg. In Carinzia si pensa invece a un sistema per «la registrazione digitale dei turisti», ha spiegato Christian Kresse, direttore generale della Kärnten Werbung. «Il nostro obiettivo è fornire sicurezza a tutti i turisti», ha aggiunto.
«Nei prossimi due anni non avremo periodi senza coronavirus, dobbiamo prepararci», ha aggiunto.
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