Un negozio all’istituto agrario per vendere i prodotti dell’orto

Il Paolino d’Aquileia sarà il primo in Italia ad aprire uno spaccio alimentare La Regione finanzierà il progetto con 409 mila euro: lavori al via entro il 2021
Lucia Aviani

/ CIVIDALE

È cosa fatta. Presto, già entro l’anno, l’Istituto tecnico agrario Paolino d’Aquileia di Cividale diventerà l’unica scuola in regione a vantare uno spaccio per la vendita dei prodotti dell’azienda agricola annessa al plesso, la sola in Italia a vantare una vetrina così variegata e qualificata di settori, in cui gli studenti possono apprendere i processi trasformativi e acquisire nozioni specialistiche. Lo studio di fattibilità è stato infatti appena approvato dall’Ente di decentramento regionale di Udine e il piano, di conseguenza, si è ritrovato inserito nella programmazione 2021, termine entro il quale i lavori dovranno partire; la conferma del finanziamento della Regione, pari a ben 409 mila euro, è arrivata nella giornata di mercoledì.

La progettualità, «all’avanguardia – sottolineano dall’Ita – su scala nazionale», prevede la trasformazione in negozio di una struttura collocata nell’area d’ingresso all’Istituto, dunque in una posizione strategica per visibilità. L’impegno di spesa è importante, come detto, ma in questo progetto pilota all’insegna della promozione e della valorizzazione delle eccellenze locali – frutto dell’impegno delle nuove generazioni – la Regione ha subito intravisto una chance importante, garantendo dunque la necessaria copertura economica.

L’Istituto agrario dispone fin d’ora di una piccola bottega, ma la realtà che prenderà forma a breve sarà tutt’altra cosa, per dimensioni e proposta: la clientela vi troverà una folta gamma di specialità letteralmente a Km 0, dai vini realizzati nell’azienda del Paolino d’Aquileia – da 8 diversi vitigni – agli oli d’oliva che escono dal frantoio della scuola, fino ai formaggi e ai latticini prodotti nel caseificio dell’Ita e, ancora, alle piante dell’orto e da giardino. Curato, in particolare, dal professor Attilio Vuga, il disegno era stato presentato nei mesi scorsi all’assessore regionale alle infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti, ricevendone l’immediata “benedizione”.

Forte il compiacimento del team che ha lavorato all’operazione e, naturalmente, del dirigente scolastico dell’Isis Paolino d’Aquileia, Livio Bearzi: un’occasione davvero preziosa, dicono entusiasti dall’istituto, e il concetto viene ribadito dal sindaco Daniela Bernardi, che parla di considerevole salto in avanti nell’offerta del mondo cividalese dell’istruzione. Il costituendo punto vendita chiuderà il cerchio di un’offerta diventata negli anni sempre più ampia e arricchitasi ulteriormente proprio nei mesi della pandemia, con due significative acquisizioni: nel settore enologico, anzitutto, sta per essere varata la spumantistica, grazie a una specifica attrezzatura, arrivata poco tempo fa, per la produzione di spumanti con il metodo Charmat-Martinotti. «Si sta mettendo a punto il sistema», anticipa il professor Vuga. È stato inoltre inaugurato un laboratorio per la lavorazione di quarti o mezzene di animali: sotto la guida di un tecnico esterno, gli studenti hanno ora modo di sviluppare competenze pure in tale ambito. —

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