«Un mercato parallelo e sommerso»

La domanda di capi d’abbigliamento griffati a prezzi inferiori a quelli di mercato è in aumento. E cresce di pari passo, di conseguenza, anche la contraffazione. Ma il fenomeno fotografato dall’indagi...

La domanda di capi d’abbigliamento griffati a prezzi inferiori a quelli di mercato è in aumento. E cresce di pari passo, di conseguenza, anche la contraffazione. Ma il fenomeno fotografato dall’indagine della Guardia di finanza di Pordenone, coordinata dal comandante provinciale Stefano Commentucci, offre lo spunto per una serie di riflessioni.

Balza subito agli occhi un dato: i vestiti e gli accessori “firmati” sono un business che genera un giro d’affari notevole. Ora, però, le borsette, gli occhiali e i capi di abbigliamento taroccati non vengono più venduti dagli ambulanti per le strade o in spiaggia.

La vendita, in nero, corre sui social network e diventa invisibile. Ma non all’occhio attento degli investigatori delle Fiamme gialle di Pordenone, che sono riusciti a individuare dodici soggetti coinvolti in un giro di false griffe fra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Meglio diffidare delle svendite online: spesso nascondono capi firmati falsi. «Si è sviluppato – approfondisce il colonnello Commentucci – un mercato parallelo e sommerso per lo smercio dei prodotti contraffatti attraverso il passaparola fra clienti o sulle chat di whatsapp e Facebook. È qui che la domanda, molto elevata per questa tipologia di beni anche nel Triveneto, incontra l’offerta».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto