Un Friulano nella top 100 mondiale dei vini

CAPRIVA DEL FRIULI. E’ un Tocai friulano a rompere, per la prima volta nella storia dell’enologia mondiale, un tabù. Il Doc Collio 2015 di Mario Schiopetto, infatti, è entrato, unico bianco italiano, nella top 100 mondiale dei vini per il 2016, cosa mai accaduta prima di oggi.
La bottiglia di Schiopetto, una rarità preziosa, prodotta in appena 2.800 esemplari e proveniente da una vigna risalente al 1954, che all’epoca era di proprietà della Curia di Gorizia, è entrata nella graduatoria stilata da James Suckling, un critico californiano tra i più noti e quotati al mondo, uno dei fondatori della rivista “Wine Spectator”, considerata una sorta di Bibbia del settore dell’enologia.
Il “nostro” vino ha ottenuto un punteggio di 98/100 e fa la sua bella figura tra champagne, vini della Napa Valley, Barolo, Brunello e grandi bianchi francesi. Al di là del posto in classifica, il 96esimo, c’è da considerare la valutazione che Suckling fa del Friulano di Capriva.
«Questo è un fenomenale nuovo vino - si legge nella motivazione del premio - in memoria di un leggendario vignaiolo del Friuli, Mario Schiopetto. Bianco superbo e accattivante, un blend al 95% di Friulano e un 5% di Riesling».
il Doc Collio 2015 proviene da un singolo vigneto di Friulano impiantato a Capriva nel Collio nel 1954 dalla Curia di Gorizia quando la proprietà apparteneva al vescovado.
Si tratta di un vigneto antico esposto a sud in uno degli areali a più alta vocazione del Collio, il vino che ne deriva dalla vinificazione in purezza è stato in grado di distinguersi tra i migliori del mondo per finezza e complessità dimostrando ancora una volta come il Friuli sia una delle terre a massima espressione mondiale per i bianchi.
E’ l’unico bianco tra i 26 italiani presenti (per lo più piemontesi e toscani) e sarà prensentato dal noto critico internazionale James Suckling a inizio novembre ad Hong Kong a stampa e buyer asiatici all’evento “Great wines of the world”.
Entusiasta del riconoscimento il direttore dell’azienda di Capriva, Francesco Rotolo.
«Prima di oggi - spiega - mai esperti a livello mondiale avevano preso in considerazione i bianchi del Friuli. Noi lo sappiamo che possiamo produrre delle eccellenze che non temono confronti con nessuno, il guaio è che fuori dai nostri confini pochi, pochissimi lo sanno. E adesso i riflettori della stampa internazionale, a Hong Kong, potrebbero garantire al Friuli una visibilità globale pazzesca, cosa di cui abbiamo assolutamente bisogno. Noi della Schiopetto siamo davvero orgogliosi di questo Cru in purezza, ma entrare in una classifica del genere farà bene a tutto il movimento del vino friulano».
Il Doc Collio 2015 da quando è nella top 100 di Suckling, è richiestissimo dai collezionisti e dagli appassionati e le scorte sono in esaurimento. Il prezzo? Sui 60 euro, adeguato alla classe di un bianco imperdibile.
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