Un drone mappa i tetti in amianto Il Comune bonificherà la Zucchi

Il sorvolo di un drone su Cividale e frazioni ha consegnato una mappa puntuale delle coperture in amianto presenti sul territorio comunale: sono ben 269, fra siti privati e pubblici, gli edifici sui quali s’impone un’opera di bonifica dal pericoloso materiale. E fra i siti considerati più “gravi” rientra anche la caserma dismessa Zucchi di competenza del Comune.
«La ricognizione – rende noto l’assessore ai lavori pubblici Rita Cozzi – è stata voluta e promossa dalla Regione. I punti individuati sono stati ripartiti in tre categorie, a seconda del livello di criticità determinato dalle condizioni dell’amianto: tre sono quelli catalogati come gravi e fra di essi rientra la caserma dismessa Zucchi, area di competenza del Comune».
Ovviamente è ampia l’estensione della superficie da rimuovere, considerate le proporzioni del complesso militare in disuso, che risulta in stato di totale abbandono da circa 25 anni e dove soltanto di recente è partito il primo intervento di recupero e conversione d’uso, che sfocerà nella costruzione della nuova caserma della Compagnia cittadina della Guardia di finanza.
L’amianto da togliere alla Zucchi raggiunge gli 800 metri quadrati: «A questo intervento – commenta l’esponente dell’esecutivo – andrà data priorità. A farsene carico sarà l’ente locale. Per quanto riguarda, invece, i contesti privati, l’obbligo alla bonifica ricadrà sui proprietari, fermo restando che sono previsti degli specifici contributi regionali per coprire, almeno in parte, le spese che saranno necessarie». Gli altri due ambiti giudicati ad alto rischio, invece, esulano dalle competenze dirette del municipio, essendo realtà private. L’iter, adesso, sarà il seguente: l’ufficio tecnico del Comune eseguirà una serie di verifiche, per associare ciascuno dei siti rilevati dal drone alla rispettiva proprietà, alla quale verrà inviata una comunicazione in cui si indicherà l’esigenza dell’azione di smaltimento e bonifica.
Qualora i diretti interessati non si adeguino, provvedendo allo smaltimento dell’amianto, dal Comune partirà una seconda lettera, di sollecito. In ultima istanza, se pure quel tentativo dovesse cadere nel vuoto, si procederà tramite un’ordinanza, perché il punto fermo è che le coperture mappate vanno tutte, necessariamente, eliminate.
«Prosegue dunque, a lotti – dichiara il sindaco Stefano Balloch –, l’operazione di bonifica avviata dall’ente locale già negli anni scorsi e sfociata nella rimozione dell’amianto da una serie di immobili, quali, per esempio, la palestra di Carraria, i magazzini comunali, la caserma Francescatto e il chiosco del campo sportivo di Gagliano. Un’attività imperativa – conclude il primo cittadino – a tutela della salute pubblica».
La caserma dismessa Zucchi, accanto alla Lanfranco (il blocco demolito ai fini della riedificazione della citata nuova sede della Gdf), è adesso, quindi, l’obiettivo numero uno, quello prioritario. L’enorme complesso era stato trasferito dal Demanio al Comune oltre 10 anni fa, ma l’indisponibilità di risorse ha finora congelato i piani di recupero e conversione d’uso. —
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