Un concerto sul tetto per rendere omaggio al 1969, l’anno che cambiò la musica

Appuntamento, sabato 28 settembre, con la Filarmonica ad Azzano Decimo. Saranno proposti brani di Rolling Stones, Beatles, Ray Charles e Queen 

AZZANO DECIMO. Il 1969 fu l’anno che cambiò la musica. Dodici mesi, un numero impressionante di eventi: i festival di Woodstock e Alamont, il primo disco dei Led Zeppelin, il debutto degli Stooges di Iggy Pop e dei Cream, il primo gruppo di Eric Clapton.

L’esordio dei Chicago e di Joe Cocker e l’elenco potrebbe essere ancora lungo. Molto più lungo. Un insieme di fatti storici che contempla anche l’ultimo concerto dei Beatles: il 30 gennaio la band di Liverpool si esibì sul tetto del palazzo che ospitava la Apple (l’etichetta del gruppo) al numero 3 di Savile Row, a Londra.

L’ultima idea della Filarmonica di Tiezzo 1901, banda comunale di Azzano Decimo, vuole essere un omaggio al magico 1969: alle 16 di sabato 28 settembre, cinquanta musicisti della storica associazione saliranno su un tetto e suoneranno.

Avverrà in via Maestri del lavoro, vicino alla Bcc Pordenonese, che sostiene l’evento assieme all’amministrazione comunale.

Un’iniziativa mai realizzata prima nel Friuli occidentale, figlia di una richiesta e di un’idea. La richiesta è quella del comitato organizzatore di Associazzano, manifestazione dedicata al volontariato che si terrà nella cittadina da venerdì a domenica.

L’idea è di Mario Sartor, presidente della Filarmonica 1901. «I promotori di Associazzano anche quest’anno ci hanno chiesto di realizzare qualcosa di particolare – spiega –. Nel 2018 avevamo proposto un concerto all’alba: i riscontri erano stati molto positivi.

Quest’anno avremmo potuto replicare, ma per come la vedo io era giusto cambiare, proporre qualcosa di nuovo. Quindi, ho pensato a un concerto su un tetto, cinquant’anni dopo il 1969, anno epocale per la storia della musica».

Nasce così “Rooftop concert”, una prima assoluta per la Destra Tagliamento. «Quante cose sono successe cinquant’anni fa... Il nostro concerto prenderà spunto da quell’incredibile concentrazione di eventi storici per la musica, sarà il “pretesto” per mettere a disposizione della popolazione e dei visitatori la nostra passione». Passione sì, ma anche talento: tanto.

La scaletta contempla alcune tra le perle di Rolling Stones, Beatles, Ray Charles e Queen, per fare degli esempi. «Sono pezzi che abbiamo già suonato – spiega Sartor – e che abbiamo scelto basandoci sulla filosofia alla base dell’evento di sabato».

Ha i crismi per essere un appuntamento imperdibile, “Rooftop concert”, e che racchiude anche l’essenza della filarmonica. «L’età media dei nostri musicisti è di circa vent’anni – conclude il presidente –. Abbiamo il futuro garantito? Probabilmente sì.

Alla nostra scuola di musica sono iscritti oltre 120 giovani, cerchiamo sempre di proporre qualcosa di nuovo: i ragazzi hanno bisogno di stimoli, la loro creatività deve essere incentivata, accompagnata, valorizzata. Noi ci proviamo». Visti i numeri – e i riscontri lusinghieri che la Filarmonica riceve a ogni uscita – è difficile dire che non ci riescano. —


 

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