Un becco nuovo per Billy, la prima cicogna “bionica”

FAGAGNA. All’Oasi dei Quadris la prima cicogna con il becco artificiale. Si chiama Billy e dopo mesi di tribolazioni, è tornata in forma potendosi di nuovo nutrire autonomamente grazie alla protesi che le è stata impiantata.
L’intervento, unico nel suo genere, è stato effettuato dal veterinario di riferimento dell’Oasi, il dottor Stefano Pegoraro. La protesi, invece, è stata costruita e regalata da un progettista esperto nella realizzazione di prototipi in 3D per navi: Alan Braz.
Una storia a lieto fine di cui sono protagoniste alcune persone tutte accomunate da un infinito amore per gli animali.
«Mesi fa – racconta Dima Lauzzana, volontaria dell’Oasi – abbiamo notato una cicogna piuttosto malconcia: si trattava di Billy che, per cause a noi sconosciute, aveva il becco spaccato. La povera bestiola non riusciva a mangiare, era debilitata e, se non fossimo riusciti a intervenire, sarebbe di certo morta».
I volontari hanno preso Billy e hanno cominciato ad alimentarla quotidianamente. Il caso è stato sottoposto al dottor Pegoraro il quale sin da subito aveva ipotizzato la realizzazione di una protesi come unica soluzione per poter salvare la bestiola».
Ma chi avrebbe potuto costruire un becco nuovo? «Qualche settimana fa – spiega Braz – una mia amica mi ha raccontato la storia di Billy e mi ha messo in contatto con il dottor Pegoraro. Io non mi sono mai occupato di protesi, ma ho subito dato la mia disponibilità».
A preoccupare il professionista i tanti passaggi nella progettazione, nella lavorazione del materiale e soprattutto durante l’operazione e il post operatorio.
«Il punto principale per me – spiega - era quello di riuscire a fare qualcosa di gradevole, funzionale e duraturo, con la strumentazione che avevo in casa, senza aver un calco ma potendo basarmi solo su delle foto del becco vicino a un metro per poter avere un riferimento delle dimensioni.
Un grande aiuto – spiega ancora Braz – l’ho avuto da un vecchio becco di cicogna che mi è stato dato, dal quale ho preso i riferimenti.
Ci sono volute innumerevoli ore per pensare a come realizzarlo: la prima cosa a cui ho pensato è stata di non farlo spigoloso ma arrotondato per far sì di limitare futuri punti di rottura e farlo risultare meno fastidioso da indossare; la seconda cosa, più difficile, come fissarlo: le colle infatti non attaccano. Da qui la decisione di utilizzare solo viti di acciaio».
Terminata la protesi, Braz e Pegoraro sono partiti alla volta di Fagagna: «Abbiamo addormentato la cicogna – spiega Braz – e impiantato il nuovo becco».
A destare preoccupazione anche il fatto che Billy, dopo tanto tempo non fosse più in grado di alimentarsi autonomamente: «Dopo giorni di digiuno per re imparare a mangiare da sola – spiega Braz - Billy ha mangiato e il becco tiene ed è stabile A giorni la cicogna sarà finalmente liberata nella grande voliera con tutte le altre cicogne. Che soddisfazione», ammette Braz. —
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