Udine: morto Paolo Baron, anima della Protezione civile regionale e uomo di teatro

UDINE. Uomo di teatro, alpino vero, anima della protezione civile regionale. Paolo Baron era tutto questo. «Un maestro di vita», come lo ricordano gli amici «perché ci aveva insegnato ad amare il palcoscenico ma anche a fare del bene agli altri, senza alcun tornaconto».
Paolo è morto per una grave malattia diagnostica alcuni giorni dopo essere rientrato da Amatrice, l’ultima sua missione a fianco delle popolazioni terremotate.
Aveva 68 anni ed era stato il braccio destro di Rodolfo Castiglione, il padre del teatro regionale. Fu il primo dipendente a tutti gli effetti dell’Ert, l’ente regionale teatrale, dove svolse il suo ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico. Intratteneva i rapporti con le compagnie, allestiva le scenografie, e seguì anche i restauri edilizi dei teatri di Cividale e Monfalcone.
«Una persona – ricorda Renato Manzoni, direttore dell’Ert – estremamente fantasiosa e creativa, ironico, capace di risolvere i problemi con attenzione anche ai costi».
Era mosso da una forte passione per la cultura a tal punto che scriveva racconti in friulano e alcune sue massime si trovano ancora impresse in alcuni locali udinesi.
«Si può dire senza paura di essere smentiti – conclude Manzoni – che insegnò il mestiere di tecnico teatrale in regione».
Lo sa bene Giovanni Cozzi che ha raccolto il testimone da Paolo Baron. «Paolo per me è stato un grande maestro nel lavoro e nella vita. Ha insegnato tanto a tutti. Aveva un animo speciale. È colpa sua – sorride – se mi ha fatto amare il teatro e il palcoscenico e se mi ha coinvolto anche nella protezione civile durante il terremoto in Abruzzo».
Questa sua grande forza d’animo e intraprendenza l’aveva trasferita, quando era andato in pensione, nel 2001, nella protezione civile della sezione di Udine dell’Ana, a fianco del coordinatore Luigi Ziani.
«Era un maggiore degli alpini – dice –. Quindi uno abituato a rimboccarsi le maniche, a fare piuttosto che a parlare. Aveva delle capacità fuori dal normale». Subito Paolo Baron si fece riconoscere come una delle colonne della protezione civile in regione.
Gli fu assegnato il compito della logistica della colonna mobile del Friuli Venezia Giulia durante le emergenze a L’Aquila, Mirandola e Amatrice.
I funerali sono stati celebrati al cimitero di Paderno. Paolo lascia la moglie Daniela e i figli Paola e Daniele.
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