Udine Mercati, celle frigorifere in affitto ai privati

Si avvia verso la sub-concessione la Piattaforma logistica in fase di costruzione nella zona del Mercato ortofrutticolo. Nei giorni scorsi è stato infatti pubblicato l’avviso per la manifestazione d’interesse da parte della società Udine Mercati. La superficie di circa 3.300 metri quadrati, in cui è possibile ricavare fino a 16 celle per la conservazione di frutta in atmosfera controllata, sarà ceduta in affitto per 8 anni. Il canone base iniziale di sub-concessione per la durata contrattuale è di 90 mila euro all’anno più Iva con offerte in aumento. L’atto di sub-concessione prevede, oltre alla gestione dei locali, la realizzazione dell’impianto di trattamento dell’aria in atmosfera controllata. Per prendere parte all’avviso c’è tempo fino a sabato 14 gennaio, ma se nessun operatore economico manifesterà il proprio interesse, Udine Mercati provvederà all’assegnazione tramite trattativa privata o a mutare la destinazione d’uso dei locali, sempre comunque nell’ambito della logistica legata ai servizi offerti dal Mercato agroalimentare all’ingrosso di Udine. Il cantiere del Partidor è stato al centro delle cronache anche perché, proprio durante gli scavi per la realizzazione della Piattaforma da 3mila metri quadrati, erano stati rinvenuti cinque vecchi ordigni bellici. Nei giorni scorsi è stato il III reggimento Genio guastatori di Udine a fare brillare le bombe. Le delicate operazioni per il brillamento delle granate sono state eseguite nell’ex deposito munizioni di San Mauro, nel comune di Premariacco, dopo che l’opera di coordinamento per la messa in sicurezza del territorio è stata portata a termine dalla prefettura di Udine. Si trattava di materiale bellico di vario calibro: la prima granata era da 100 mm, due erano da 104, mentre le restanti da 105. Il Genio di Udine è intervenuto dopo che gli artificieri del centro tecnico logistico interforze di Civitavecchia avevano appurato che il caricamento era di tipo convenzionale e non chimico come si sospettava in un primo momento. Le operazioni di brillamento sono durate due giorni, la fase più delicata dell’operazione è stata effettuata dal maresciallo Matteo Mossuto e dal suo nucleo di specialisti Eod (Explosive ordnance disposal) del 3° Reggimento Genio guastatori di Udine. (m.z.)
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