Udine: le vie Poscolle, Aquileia e Gemona senza auto da venerdì a domenica

UDINE. Il piano del Comune per creare nuovi spazi a disposizione di bar e ristoranti prende forma. Al momento l’amministrazione pensa di chiudere al traffico alcune vie nei fine settimana, da venerdì a domenica. Le principali indiziate sono via Poscolle, via Gemona e via Aquileia. Ma nulla vieta che l’elenco possa allungarsi.
«Aspettiamo di confrontarci con chi poi dovrà animare questi spazi per capire esigenze e disponibilità», spiega l’assessore alle Attività produttive e al Turismo, Maurizio Franz. Il sindaco Pietro Fontanini assicura che «la sperimentazione, da avviare al più presto approfittando anche della chiusura delle scuole, potrebbe poi in alcuni casi tradursi anche in una soluzione definitiva».
Il problema principale è quello legato ai trasporti pubblici che dovranno necessariamente modificare il loro percorso, ma il sindaco è sicuro di poter trovare una soluzione magari facendo ricorso alle navetta per garantire un servizio nel cuore del centro lasciando i bus più grandi fuori dalla circonvallazione. Tutti ipotesi che l’amministrazione è pronta a discutere anche con la Saf.
Ma il primo passo, come detto, sarà il confronto con ristoratori e commercianti. «Nel precedente incontro - spiega Franz - abbiamo dato la nostra disponibilità a ricavare maggiori spazi in modo tale da consentire ai locali di non perdere troppi posti a sedere visto l’obbligo di garantire il distanziamento. Adesso si tratta di capire quali possano essere le attività interessate e come gestire le richieste senza penalizzare altre realtà perché è chiaro che chiudere una via significa anche rinunciare a posti auto e modificare la viabilità.
La nostra volontà è quella di trovare le soluzioni migliori per mettere a punto un piano che non riguarda un evento di pochi giorni, come per esempio Friuli doc, ma un periodo più lungo che va da maggio a ottobre. Bisogna quindi fare un ragionamento approfondito coinvolgendo tutti in tempi rapidi in modo da poter subito dare un sostegno alle realtà che sono state più penalizzate».
Per quanto riguarda gli aiuti alle imprese, ieri Franz assieme ai colleghi di Trieste e Pordenone e a più di una settantina di assessori al commercio e alle attività produttive di tutta Italia, ha sottoscritto il piano di proposte delineato dall’Anci nazionale che - spiega - «ricalca la strategia che abbiamo definito e che stiamo attuando come Comune di Udine.
Molte delle proposte sono già state definite e attuate, come la sospensione dei tributi, la predisposizione di un ampliamento fino al 100% degli spazi esterni destinati ai bar e ristoranti e lo stanziamento di contributi per gli affitti. Ora spetta al Governo fare in modo che la cura, ovvero al gestione dell’epidemia, non comporti la morte di un intero settore dal quale dipende la vita di migliaia di famiglie.
È necessario - conclude Franz - riaprire subito tutte le attività in grado di garantire la sicurezza di chi ci lavora e dei clienti, almeno nelle città in cui la situazione dei contagi è da tempo stabile o, come nel caso di Udine, in costante miglioramento».
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