Udine, la biblioteca raddoppia, palazzo Andriotti è agibile FOTO 1 - 2 - 3

UDINE. Visitare palazzo Andriotti oggi è come fare un tuffo nel passato. L’edificio, uno dei più antichi della città, come pure le soffitte del comunicante palazzo Bartolini, è stato completamente recuperato dal Comune per restituirlo, dopo 13 anni (era il Duemila quando i tecnici lo dichiararono inagibile) alla biblioteca civica Joppi che così raddoppia gli spazi. L’investimento ammonta a 2,5 milioni di euro.
Ieri il sindaco, Furio Honsell, con l’assessore ai lavori pubblici, Gianna Malisani, hanno organizzato una visita guidata alla quale hanno partecipato il titolare dell’impresa che ha eseguito il restauro conservativo, Giannino Di Betta, l’ingegner Adalberto Burelli, l’architetto del Comune, Lorenzo Agostini, il responsabile dell’intervento Leo Comuzzi De Odorico, e il direttore della biblioteca, Romano Vecchiet.
«Una visita emozionante» secondo il sindaco che ha fatto da cicerone tra le sale decorate a stucco e le soffitte di palazzo Bartolini invitando a osservare le travi originali del sottotetto. «E’ una lezione di civiltà, queste sono le cose per cui vale la pena di fare il sindaco» ha affermato Honsell chiedendosi come avranno fatto gli operai, nel Quattrocento, a lavorare e a trasportare quelle travi in ciliegio e larice. Le soffitte sono collegate con quelle di palazzo Bartolini, a loro volta adeguate e rese fruibili con un’area soppalcata in grado di garantire un ampio e nuovo spazio per la consultazione dei volumi.
Altrettanto emozionante è stato alzare lo sguardo e ammirare i soffitti lignei arricchiti da cantinelle decorate nel XIII secolo e dagli stemmi delle famiglie udinesi dell’epoca dipinti tutto intorno. Altrettanto pregiati gli stucchi neoclassici che decorano la sala a fianco così come l’aveva voluta la contessa Bartolini e il locale che tornerà ad ospitare l’ufficio del direttore della biblioteca, affrescato dall’artista Giovanni Battista Canal.
Particolarmente importante la realizzazione del nuovo magazzino librario sotterraneo, ottenuto recuperando lo spazio situato oltre il muro in pietra che si erge a ridosso delle latrine di vicolo Sottomonete. Il nuovo vano interrato, distribuito su 1.400 metri cubi, sarà dotato di una struttura utile all’archiviazione compattata dei volumi. Il direttore della biblioteca ha già predisposto la gara d’appalto per l’acquisto degli scaffali, l’importo a base d’asta ammonta a 190 mila euro. Il magazzino interrato, in futuro, si collegherà al secondo piano dell’edificio attraverso il nuovo ascensore, con il quale sarà possibile raggiungere anche il primo livello della cinta muraria del colle. «Con questo intervento - ha spiegato Malisani - abbiamo gettato le basi per un futuro collegamento con il piazzale del castello senza modificare in nessun modo l’andamento morfologico del colle».
Ma c’è di più perché sul tetto verde del nuovo magazzino interrato troverà spazio un giardino pensile con una piccola caffetteria che servirà la zona all’aperto e la biblioteca. Da qui i friulani e i turisti potranno apprezzare uno scorcio del centro storico di Udine. Si tratta di un luogo, infatti, utilizzabile per la lettura e per trascorrere qualche ora in serenità.
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