Sicurezza a Udine, nel quartiere Aurora fanno discutere i cartelli anti ladro

Nella serata del 5 maggio l’iniziativa sarà al centro di un consiglio di quartiere. Dubbi sull’efficacia del provvedimento

Simone Narduzzi
Due fra i cartelli proposti
Due fra i cartelli proposti

Segnaletica anti-ladro nuovamente al vaglio dei consigli di quartiere partecipati: tornano a far discutere i cartelli proposti nelle ultime settimane, in forma di bozza, ai “parlamentini” della città dal Comune nell’ottica di un’azione deterrente nei confronti di possibili malintenzionati. «In questo quartiere è attiva la sicurezza partecipata – il monito rivolto a ladri, rissaioli e affini –. Verranno segnalate tutte le situazioni ed attività sospette alle forze dell’ordine». Diverse le grafiche, volte a tappezzare un quartiere dopo l’altro.

Fra i primi a ricevere la proposta di cartellonistica, i cittadini e le realtà del quartiere Udine Est, che nella serata di lunedì 5 maggio si riunirà proprio con l’obiettivo di ritornare sull’argomento, fin qui già oggetto di qualche perplessità e tuttora al centro di alcuni dubbi legati all’efficacia dello stratagemma. L’appuntamento, in questo caso, è per le 18 nella sala riunioni del Comune, in via Riccardo Di Giusto 84.

Un interrogativo, su questo tema, connesso alla sicurezza partecipata, era già stato sollevato anche dalla coordinatrice del quartiere numero 3 Laura Visentin, a fronte della parallela copertura fornita dalla nuova, stazione della polizia locale. Una copertura, al momento, ritenuta non sufficiente: «Una volta messi i cartelli – aveva dichiarato, qualche giorno fa, Visentin – se a parte i carabinieri non c’è un luogo qui vicino dove le persone possano portare i loro reclami ed essere ascoltate, la situazione, di fatto, non cambia. Il provvedimento – aveva quindi aggiunto – non incute timore in un criminale né dà sicurezza alle persone anziane che magari hanno paura ad andare a fare la spesa».

Esaurito l’argomento, la riunione di lunedì 5 fornirà altresì l’occasione al quartiere di vivere un confronto inerente il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Nello specifico, si andrà a presentare un questionario la cui compilazione darà a Palazzo d’Aronco ulteriori spunti per la prosecuzione delle azioni avviate relativamente a questo tema molto sentito. 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto