Udine: davanti al notaio uccide l'ex moglie sparandole alla nuca con una pistola, poi si toglie la vita

È successo in pieno centro, nello studio notarile del dottor Amodio. Lui era Giuliano Cattaruzzi, lei Donatella Briosi. La coppia si trovava nello studio notarile per stipulare la compravendita di un immobile di proprietà dell'uomo, a Tarcento, ma gravato da un'ipoteca a favore della donna. Ferita un'avvocatessa
Giuliano Cattaruzzi, architetto ottantenne, e Donatella Briosi, sommelier di 64 anni
Giuliano Cattaruzzi, architetto ottantenne, e Donatella Briosi, sommelier di 64 anni

UDINE. Uccide l'ex moglie e poi si toglie la vita. È successo questa mattina, mercoledì 13 giugno, nello studio Donatella Briosi uccisa dal marito nello studio del notaio
dei notai Paolo Alberto Amodio e Tania Andrioli,

Potrebbe interessarti: http://www.udinetoday.it/cronaca/donatella-briosi-uccisa-marito-studio-notaio-amodio-13-giugno-2018.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/UdineToday/131006693676317
in via Rialto.

Un uomo, Giuliano Cattaruzzi, architetto ottantenne, mentre stipulava un atto davanti al professionista, ha sparato all'ex moglie, Donatella Briosi, nota sommelier di 64 anni, uccidendola.

Giuliano Cattaruzzi, architetto ottantenne, e Donatella Briosi, sommelier di 64 anni
Giuliano Cattaruzzi, architetto ottantenne, e Donatella Briosi, sommelier di 64 anni

Poi si è tolto la vita con la stessa arma: questo è quanto si è appreso nell’immediatezza dei fatti che sono accaduti, attorno alle 10.15,  in pieno centro a Udine.

Cattaruzzi negli ultimi anni viveva alle Canarie con una nuova compagna. La coppia si trovava nello studio notarile per stipulare la compravendita di un immobile di proprietà dell'uomo, a Tarcento, ma gravato da un'ipoteca a favore della Briosi.

Secondo quanto si è appreso, la donna era presente proprio per ricevere la sua quota e togliere dunque l'ipoteca.

Uccide la moglie, poi si toglie la vita nello studio di un notaio

All'improvviso, Cattaruzzi ha raggiunto alle spalle l'ex moglie, le ha appoggiato un braccio alla schiena, poi ha estratto un revolver a tamburo calibro 38 e ha esploso un primo colpo che è rimbalzato sul pavimento sfiorando gli acquirenti dell'immobile, al lato opposto del tavolo, prima di conficcarsi in due libri della parete di fronte.

Poi le ha appoggiato la pistola alla nuca e ha esploso un secondo colpo che le ha trapassato il corpo ferendo di striscio l'avvocatessa che le era al fianco. Infine ha fatto qualche passo indietro e si è puntato la pistola alla gola.

Nella stanza c'erano dieci persone. Oltre alle due vittime e ai loro legali, c'erano il notaio Tania Andrioli che seguiva il rogito, la famiglia che avrebbe dovuto acquistare la casa e uno dei due garage e un altro vicino interessato all'acquisto del secondo immobile.

Dopo l'esplosione dei primi colpi, padre, madre e figlio sono corsi in strada, mentre un'impiegata dello studio notarile che si trovava al piano di sotto ha chiamato il numero unico di emergenza per segnalare il fatto.

Momenti di panico si sono registrati in via Rialto, con i passanti che si sono allontanati in tutta fretta, molti dei quali in direzione della galleria Bardelli.

Omicidio-suicidio a Udine, il punto sulle indagini

Nella tragica "esecuzione" avvenuta al secondo piano del palazzo che ospita lo studio notarile, l'avvocatessa ha riportato una ferita di striscio per la quale è stata medicata da personale medico.

Sul posto sono accorsi gli agenti della Questura.

«È un episodio tragico, c'è stata grande paura anche per la collega che stava seguendo il rogito». È il primo commento del notaio Paolo Alberto Amodio dello studio in cui l'uomo ha sparato alla moglie prima di suicidarsi.

Il notaio era al primo piano dello studio quando ha sentito gli spari. «Non li conoscevo, la collega mi ha riferito che questa era solo l'ufficializzazione dell'accordo - ha aggiunto - dopo diversi incontri».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto