Chiudono la gioielleria Franz e il ristorante Al Fogolar: storiche attività verso il fallimento
A Udine e Tavagnacco due imprese simbolo della tradizione locale avviano la liquidazione giudiziale: 75 anni di storia per la gioielleria Franz, chiusura forzata per il ristorante Al Fogolar. Udienze fissate a novembre

Due storiche attività di Udine e del suo hinterland vanno verso il fallimento. Si tratta della “Luciano Franz di Franz Beatrice & C Sas”, gioielleria di via Lionello, e della “Al Fogolar da Tonino Sas di Antonio Cangiano”, ristorante di via Udine, a Tavagnacco.
In entrambi i casi il tribunale del capoluogo friulano ha dato il via libera all’apertura di liquidazione giudiziale, che viene avviata quando un’impresa non è più in grado di far fronte ai propri debiti. Se nel caso della gioielleria Franz la richiesta al tribunale è stata fatta in proprio, per quanto riguarda il locale del centro di Feletto Umberto è stato uno dei creditori a chiedere l’intervento del tribunale.
La prima sentenza risale al 9 luglio e riguarda Al Fogolar. Porta la firma dei giudici Anna Fasan, Annalisa Barzazi e Gianmarco Calienno. A chiedere il fallimento del locale è stato il creditore Optima Italia Spa (società multiutility con sede a Napoli che offre soluzioni integrate per luce, gas, telefonia e internet). Il tribunale ha nominato giudice delegato Annalisa Barzazi e curatore Maurizio Trequadrini, fissando per il 17 novembre alle 12 l’udienza per lo svolgimento dell’esame dello stato passivo della società e del socio illimitatamente responsabile.
Per quanto riguarda la gioielleria Franz, invece, a decretare l’apertura della liquidazione giudiziale sono stati i giudici Paolo Milocco, Annalisa Barzazi e Gianmarco Calienno lo scorso 28 luglio. Come già anticipato, l’istanza di fallimento è stata richiesta in proprio da Beatrice Franz, assistita nel procedimento dall’avvocato Maria Luisa Mondini. A essere nominato giudice delegato è stato Gianmarco Calienno, curatore Cecilia Toneatto. Anche in questo caso l’udienza per l’esame dello stato passivo è stata fissata il 17 novembre alle 9.
Come da iter, intanto, è partita la catalogazione dei beni di proprietà delle due aziende (gioielli e orologi in un caso, attrezzature e arredi nell’altro) a cui seguirà la liquidazione attraverso l’istituto giudiziario. I proventi verranno poi distribuiti tra i creditori, dando priorità ai dipendenti nel caso in cui non tutti gli stipendi fossero ancora stati pagati.
La chiusura delle due attività ha creato molto clamore nelle comunità di Udine e di Tavagnacco, essendo sempre state, per ragioni diverse, due punti di riferimento per la clientela.
La gioielleria Franz, in particolare, aveva già subito un ridimensionamento nel 2019, quando la titolare, Beatrice, alla terza generazione di gioiellieri, aveva deciso di abbassare le serrande del punto vendita di via Vittorio Veneto 34, mantenendo solo quello di via Lionello 6, di fronte a palazzo D’Aronco. Ora anche il secondo negozio è stato chiuso, decretando la fine di una dinastia durata oltre settantacinque anni e avviata dal capostipite Luciano Franz. Un’altra vetrina vuota in centro storico, in questo caso a due passi dal municipio, che va ad aggiungersi a quelle già presenti tra via Cavour e via Canciani.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto