Udine, polemiche al Consiglio comunale: approvata una mozione per il riconoscimento della Palestina, ma l’opposizione era già uscita dall’Aula

È accaduto durante la seduta del 26 maggio. La mozione, a prima firma Di Lenardo (Avs), è stata sottoscritta anche dal sindaco De Toni. FdI: «Erano passate le 23, avevamo chiesto il rinvio per consentire un dibattito adeguato su temi delicati»

Il consiglio comunale durante la seduta del 26 maggio
Il consiglio comunale durante la seduta del 26 maggio

Lunedì 26 maggio il Consiglio Comunale di Udine ha approvato all'unanimità la mozione, a prima firma di Andrea Di Lenardo (Alleanza Verdi Sinistra), per chiedere al governo italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina.

La mozione era poi firmata da tutti i capigruppo di maggioranza, dal sindaco Alberto Felice De Toni e da tutti i consiglieri di maggioranza e gli assessori. La minoranza, però, era già uscita dall’aula in precedenza, dopo aver chiesto due volte il rinvio del terzo ordine del giorno in discussione e delle mozioni di sentimento.

In risposta alle critiche, piovute loro contro, scrivono i consiglieri di Fratelli D’Italia Luca Vidoni e Stefano Govetto: «Dopo le 23 rimanevano ancora da affrontare temi rilevanti e meritevoli di approfondimento, tanto quanto quelli discussi in precedenza (assestamento di bilancio e approvazione del progetto definitivo per la nuova sede della Protezione civile). Il centrodestra, sensibile e consapevole della delicatezza di tali argomenti, ha chiesto il rinvio della seduta per consentire un dibattito adeguato ed esaustivo in altra giornata. Il centrosinistra tuttavia, senza addurre alcuna motivazione, ha votato per proseguire i lavori, accusandoci, in seguito, di essere fuggiti dal confronto».

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