Udine, tre aggressioni agli autisti dei bus in una settimana: «Servono interventi urgenti»

Narduzzi: «Sediamoci a un tavolo e cerchiamo rapidamente una soluzione»

Maura Delle Case
La porta in vetro del bus colpita dal sanpietrino lanciato da un ragazzo
La porta in vetro del bus colpita dal sanpietrino lanciato da un ragazzo

Tre episodi di aggressione ai danni di autisti e controllori al lavoro sugli autobus di Arriva Udine nell’arco di una sola settimana sono troppi per il segretario di OR.S.A Trasporti Autoferro Tpl di Udine, Giuseppe Narduzzi.

Per il sindacalista la misura è colma. «Lunedì due controllori sono stati aggrediti verbalmente da un uomo e una donna ai quali avevano semplicemente chiesto di esibire il titolo di viaggio e sono stati difesi dal pronto intervento dell’autista del pullman» ricorda Narduzzi per poi passare ai due episodi più recenti, entrambi risalenti a sabato pomeriggio.

Paura su un autobus a Udine: giovane scaglia un sampietrino contro il vetro, l’autista non fa altre fermate
La porta in vetro del bus colpita dal sanpietrino lanciato da un ragazzo

Protagonisti in questo caso due autisti: il primo ha interpretato (col senno di poi giustamente) come una minaccia il sampietrino tenuto in mano da un giovane in attesa del pullman e per paura ha tirato dritto alla fermata per poi vedere il giovane scagliare il blocchetto di roccia contro la porta a vetri dell’autobus. È’ accaduto nel quartiere San Domenico, sulla linea 10, poco prima delle 16.30.

Poco dopo il terzo e ultimo caso in appena sei giorni, «quello di un autista che, sempre sabato, è stato aggredito verbalmente da un passeggero» fa sapere ancora Narduzzi che arrivato a quota tre casi, come detto in appena sei giorni, tuona: «Siamo dinnanzi a una piaga sociale. Udine non è più un’isola felice come un tempo e il Tpl per primo ne paga le conseguenze, gravi, ogni giorno. Gli autisti – continua il sindacalista – vanno al lavoro malvolentieri, con disagio crescente».

Colpiscono con calci e pugni l’autista e i controllori del bus: si cercano gli aggressori
Le aggressioni a bordo degli autobus continuano a verificarsi

Narduzzi rivendica un intervento collegiale. «Bisogna che tutti gli attori coinvolti, dalle organizzazioni sindacali all’azienda per arrivare alle istituzioni, si siedano a un tavolo e cerchino rapidamente una soluzione». Per tutelare gli autisti, sempre più preoccupati, ma anche gli utenti, non meno esposti agli episodi di aggressione che recentemente si stanno verificando a bordo dei pullman.

«È giusto intervenire per difendere e tutelare gli uni e gli altri, e lo dico pur essendo OR.S.A non ancora presente in Arriva Udine, perché ritengo che in questa situazione ognuno debba fare la propria parte. Noi ci siamo» assicura il segretario che ribadisce la necessità di intervenire in fretta, «per trovare una soluzione serena e condivisa», ed evitare che prima o poi «gli autisti finiscano per trovarsi dalla parte del torto, solo per essersi difesi». 

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