Truffa sui risparmi, 2 anni al consulente

Raccoglieva soldi da impiegare in lauti investimenti che poi non restituiva. Nessuna responsabilità per i soci e l’intermediario

UDINE. Promettevano lauti guadagni, a fronte di significativi investimenti. Ma poi non soltanto non restituivano il denaro ricevuto, ma neppure quello guadagnato. E lo facevano attraverso una società, la “Trading line srl”, sprovvista dell’abilitazione alla raccolta, all’investimento e alla gestione collettiva del risparmio.

Condotte sufficienti a ipotizzare a loro carico le accuse di concorso in truffa e nella violazione del Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria e in materia bancaria e creditizia. E a chiedere la condanna di tutti a pene comprese tra i 3 anni e i sei mesi.

Il processo, scaturito dalla serie di querele presentate da clienti che non avevano più visto tornare indietro i propri soldi, si è concluso ieri con una condanna e quattro assoluzioni.

Il giudice monocratico del tribunale di Udine, Mariarosa Persico, ha condannato Michele Giardina, 59 anni, di Udine, che della Trading line era il legale rappresentante, a 2 anni di reclusione e mille euro di multa, oltre che al risarcimento dei danni, per un ammontare complessivo di 160 mila euro - di cui 100 mila a titolo di provvisionale - ai quattro clienti che si sono costituiti parte civile (avvocati Tomassetti, Azzalini, Maurig e Virgilio).

Il pm onorario Giovanna Schirra aveva chiesto la pena di 3 anni e 10 mila euro di multa, mentre il difensore, avvocato Maurizio Causero, che nell’arringa aveva insistito sull’assenza degli elementi della truffa, dell’induzione in errore e del raggiro, ha già annunciato appello. «Semmai - ha detto il legale - si trattò di un inadempimento contrattuale di tipo civilistico».

Sentenza di assoluzione per tardività e non validità delle querele - come eccepito dal difensore, avvocato Maurizio Miculan -, invece, per Giuseppe Serafini, 59 anni, residente a San Giovanni al Natisone e al quale nella vicenda la Procura aveva attribuito il ruolo di intermediario tra la società e i clienti.

Assolti anche gli altri tre imputati Fabiano Rizzotti, 57, di Sagrado, Vanni Muradore, 54, di Premariacco, e Lanfranca Groaz, 53, di San Giovanni al natisone, tutti soci della Trading line e a loro volta assistiti dall’avvocato Miculan, «per non aver commesso il fatto».

Il giudice ha infine dichiarato la prescrizione per i due capi d’imputazione relativi all’assenza di abilitazione. Autorizzata soltanto ad attività di consulenza, la società era riuscita tuttavia a raccogliere e gestire, fino al 2007, risparmi per oltre un milione di euro.

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