Truffa del fotovoltaico, assolto l’ispettore della Questura De Falco
Maxitruffa del fotovoltaico compiuta attraverso un’associazione per delinquere: 10 anni e 8 mesi a Marco Polino, 9 anni e 9 mesi a Massimiliano Straziuso, 2 anni e 7 mesi a Morris Pessotto, 2 anni a Massimo Tomasella, 2 anni e 6 mesi a Raffaela Parisi. L’ispettore della questura di Udine Giuseppe De Falco, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento e concorso esterno in associazione per delinquere, assolto perché il fatto non sussiste. Due ore e mezza di camera di consiglio e il tribunale di Pordenone (presidente Eugenio Pergola, a latere Rodolfo Piccin e Martina Gasparini) ha messo fine al primo grado di giudizio sul raggiro costato 4 milioni 130 mila euro (era l’ammontare complessivo della domanda risarcitoria) a nove parti civili (di Pagnacco, Zoppola, Badia Polesine, San Stino di Livenza, Olmo di Martellago, Terzo di Aquileia) che dovranno rivalersi, però, in sede civile per ottenere ristoro. Il pubblico ministero Federico Facchin aveva chiesto complessivamente 24 anni di reclusione, il tribunale ne ha inflitti 27 e mezzo.
In mattinata e nel primo pomeriggio le arringhe, quindi la camera di consiglio, due ore e mezza, e la sentenza.
Riconosciuta l’associazione per delinquere tra Polino, 38 anni, di Roveredo, Straziuso, 42 anni, di Roveredo, Pessotto, 38 anni, di Sarmede, e Tomasella, 42 anni, di Fontanafredda, gli ultimi due con ruolo marginale di «partecipi». Polino è stato riconosciuto colpevole di sette truffe consumate, una tentata e di ditrazione dei proventi di due raggiri; Straziuso di sei episodi di truffa e della distrazione dei proventi di quattro di esse; solo un raggiro è stato addebitato a Pessotto, mentre a Tomasella, oltre all’associazione, non è stato imputato nulla. A Raffaela Parise è stata contestata la bancarotta fraudolenta documentale. Polino, Straziuso e Parisi sono stati dichiarati inabili all’esercizio dell’impresa commerciale per dieci anni, i primi due interdetti in perpetuo dai pubblici uffici.
Polino e Straziuso dovranno inoltre risarcire in solido 6 mila 900 euro di spese legali a quattro parti civili, Pessotto 8 mila 280 euro a due, Polino 6 mila 900 ad altre due e, con Parise, pari importo alla curatela fallimentare. Polino e Straziuso, inoltre, sono stati assolti per due truffe, una tentata e una consumata, e per un episodio di estorsione e di distrazione; Pessotto per due truffe e distrazione; Tomasella per tre truffe (una tentata) e per distrazione, «per non avere commesso il fatto».
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