Truffa a Sina spa con bonifici fasulli Condanna a 10 mesi

Ha presentato copie di distinte di una banca di investimento che non fa affari con i privati Il direttore dell’istituto ha detto che erano falsificate

Si presenta al concessionario Sina spa di Pordenone, sostenendo di voler acquistare due auto. Compra un’Alfa Romeo Giulietta nuova e una Fiat Panda a chilometri zero, concordando il pagamento dei veicoli tramite bonifico bancario.

Il 47enne trevigiano Marco Martignago, invia via mail i bonifici di pagamento e si presente con una copia dei versamenti al concessionario, quando passa a ritirare la Giulietta.

Senonché poi la storica concessionaria di automobili pordenonese scopre che la transazione non si è mai perfezionata. I bonifici della Hong kong and Shangai bank erano fasulli: si tratta di una banca di investimento, non accessibile ai privati.

Lo stesso direttore della Hsbc specifica agli inquirenti che le copie dei bonifici presentate dall’imputato sono state falsificate. Martignago viene poi fermato a bordo della Giulietta e l’auto dunque viene restituita a Sina spa, ma ormai non è più nuova: per questa ragione l’azienda ha comunque subito un danno. I fatti risalgono all’aprile 2016, nell’arco di 10 giorni.

Ieri mattina Martignago è stato processato per truffa. Secondo l’accusa, ha indotto in errore il personale di Sina spa con artifici e raggiri.Il viceprocuratore onorario ha chiesto 1 anno e 6 mesi di reclusione e mille euro di multa. Il giudice moocratico ha condannato l’imputato, difeso dall’avvocato d’ufficio Laura Presot dello studio legale Donadon, a dieci mesi di reclusione, senza il beneficio della sospensione condizionale della pena, visto che a Martignago era contestata pure la recidiva infraquinquennale. —

I.P.

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