Trovato morto in un parcheggio e con una ferita alla testa: si indaga per omicidio - Video

FONTANAFREDDA. Un uomo di 48 anni, Alessandro Coltro, originario di Sacile e domiciliato a Fontanafredda, è stato trovato morto, nella serata di martedì 25 settembre, nell'auto lasciata vicino al parcheggio del supermercato Bingo di Fontanafredda.
L’uomo, da quanto si è appreso, presentava una ferita alla testa compatibile con un’arma da fuoco. Coltro era un artigiano socio di una piccola attività che opera nel settore del filtraggio dell'acqua.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione e quelli della compagnia di Sacile. I contorni della vicenda sono da chiarire: gli inquirenti sono al lavoro per tentare di stabilire la dinamica dell’accaduto.
Il corpo - come anticipato - presentava un colpo d'arma da fuoco alla testa. Dai primi rilievi si pensava potesse trattarsi di un gesto di disperazione, ma i successivi accertamenti e il mancato ritrovamento dell'arma all'interno dell'abitacolo hanno spinto i carabinieri del Nucleo investigativo ad aprire un fascicolo di inchiesta per omicidio.
La madre, di 71 anni, aveva denunciato nella mattinata di martedì la scomparsa del figlio: l’uomo aveva problemi di salute e l’anziana temeva potesse aver accusato un malore. La scoperta del cadavere ha quindi messo in moto gli inquirenti.
I carabinieri hanno diramato la nota di ricerca e tutti gli equipaggi hanno cercato l'auto con la quale l'uomo era solito spostarsi, una Kia Ceèd.
Il veicolo è stato trovato nella serata di martedì 25 settembre dai militari dell'Arma della stazione di Fontanafredda in una zona molto periferica di un centro commerciale che si affaccia lungo la strada statale 13 Pontebbana. Nell'abitacolo non c'era nessuno e per questo motivo gli investigatori hanno esteso le ricerche alla boscaglia che si trova alle spalle dei capannoni e dei magazzini.
Il corpo ormai privo di vita era adagiato tra la vegetazione con un colpo di arma da fuoco alla testa.
Considerata la zona, la prima ipotesi è stata quella di un suicidio. Per questo motivo sono iniziate le ricerche dell'arma, ostacolate dall'oscurità e dalla presenza di fitti cespugli. Le verifiche sono andate avanti fino a notte fonda con l'ausilio delle fotoelettriche dei vigili del fuoco.
Dopo una breve interruzione nel corso della notte, la ricerca è proseguita all'alba, ma fino a ora è risultata vana. Per questa ragione la Procura della Repubblica di Pordenone sta indagando per l'ipotesi di reato di omicidio.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno illuminato tutta l’area, interdetta alla circolazione, per consentire ai militari di rilevare indizi utile a chiarire il mistero. Il medico legale, Barbara Pollo Grillo, ha confermato che la ferita è compatibile con un colpo d’arma da fuoco, ma l’arma non è ancora stata trovata.
L'ultimo accesso a Whatsapp della vittima era avvenuto attorno alle 19.30 di lunedì 24. Da allora non aveva più fatto chiamate e non aveva inviato messaggi.
L'allarme della mamma risale, come detto, alla mattinata di martedì: trattandosi di un uomo molto metodico, aveva stupito il fatto che non fosse passato a prendere - come da accordi con l'ex coniuge - la figlia adolescente come faceva tutti i martedì.
Gli amici lo avevano cercato anche per concordare la trasferta a Udine per assistere alla partita di serie A della compagine friulana contro la Lazio in programma mercoledì 26. I biglietti erano stati acquistati poche ore prima che si perdessero le tracce dell'uomo.
Da quanto si è appreso, Alessandro Coltro non aveva alcun tipo di precedente penale. Le indagini dei Carabinieri stanno spaziando a 360 gradi. Dopo aver cercato invano l'arma del delitto nella boscaglia dov'è avvenuto il ritrovamento del corpo, i militari stanno ora verificando le telecamere di video sorveglianza del centro commerciale e ascoltando le persone che hanno incontrato l'uomo nella giornata di lunedì.
Per ora non sarebbero emerse preoccupazioni da parte della vittima o timori per la propria incolumità. L'inchiesta dovrà appurare cosa facesse l'uomo in quella boscaglia alle spalle dei grandi magazzini.
Quanto alla dinamica dell'omicidio, il foro di entrata del proiettile sarebbe leggermente spostato verso la nuca. Una circostanza che ha fatto emergere i primi dubbi rispetto all'ipotesi iniziale del suicidio, per avvalorare la quale il colpo d'arma da fuoco avrebbe invece dovuto interessare la tempia.
I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale lavorano senza sosta, anche se gli elementi a disposizione sono ancora pochi: dai tabulati telefonici si spera di capire se Coltro avesse un appuntamento al centro commerciale con qualcuno.
Sono state interrogate alcune persone e sono anche stati analizzate le telecamere di sorveglianza del centro commerciale.
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