Si schianta contro il palo con il suv, si ribalta e finisce nel fosso: ferito
L’incidente a Fiume Veneto nella serata del 3 luglio. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale di Udine

A lanciare l’allarme sono stati due passanti in scooter. Prima hanno notato i pezzi della carrozzeria sulla carreggiata di via Leopardi a Fiume Veneto, vicino al campo sportivo, poi il suv Stelvio bianco, ribaltato con le ruote all’aria, nel fossato. Al 112 hanno segnalato l’incidente stradale, intorno alle 20.40.
Non riuscivano a vedere se a bordo del suv ci fosse qualcuno. Inizialmente si temeva che il conducente fosse incosciente: da qui la mobilitazione di elicottero, automedica, ambulanza. Per i rilievi è arrivata una pattuglia dei carabinieri della stazione di Fiume Veneto. Sul posto anche due mezzi dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza del veicolo incidentato.
Dalle tracce lasciate dai pneumatici sull’erba alta e dai danni alla segnaletica è stata dedotta la dinamica: il suv ha centrato il palo del secondo specchio, in direzione del sottopasso, il muso dello Stelvio si è impennato nel solco asciutto della roggia, facendolo ribaltare il mezzo su se stesso. L’abitacolo, però, ha retto l’impatto: i montanti sono rimasti dritti. Il conducente è stato esaminato dallo staff medico sul posto. Sono stati riscontrati un trauma toracico da cintura e una contusione all’addome.
A un certo punto il ferito ha smesso di parlare con i soccorritori. Da qui il ricovero per precauzione all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine a bordo dell’elicottero, che è decollato dal campo sportivo. Al pronto soccorso friulano il paziente sarà sottoposto ad accertamenti. I carabinieri della stazione di Fiume Veneto e i soccorritori hanno continuato a cercare i documenti d’identità del conducente nell’auto e nel fossato, illuminando la scena con le torce, senza però trovarli. Al vaglio le cause dell’incidente.
I residenti di via Leopardi sono accorsi fuori dalle case. Hanno sottolineato di aver segnalato più volte all’amministrazione comunale la pericolosità della strada, chiedendo l’installazione di dissuasori: in quel punto il limite di velocità è di 30 chilometri orari, ma pochi lo rispettano.
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