Trovato morto in un canalone l’escursionista disperso sui monti

Piancavallo, grande mobilitazione dei soccorritori. Il corpo di Pierpaolo Filippini, 40 anni, avvistato dai droni

AVIANO

Il suo corpo senza vita giaceva in un canalone a Piancavallo, sopra Cimon dei furlani. Lo hanno avvistato i soccorritori grazie ai sorvoli aerei di elicotteri e droni. Pierpaolo Filippini, quarantenne originario di Gubbio, residente a Bologna e domiciliato a Pordenone, è precipitato da un costone, morendo sul colpo. Il decesso, in base ai rilievi dei carabinieri di Aviano, è stato collocato fra il pomeriggio e la sera di domenica.

Filippini era partito per un’escursione a Piancavallo domenica pomeriggio, intorno alle 15.20. Aveva lasciato l’auto, con il cellulare a bordo, in località Roncjade. L’indomani avrebbe dovuto recarsi al lavoro alla ditta di restauro Vita di Roveredo in Piano, dove stava seguendo uno stage. Ma non si è mai presentato. Preoccupato, il restauratore ha provato a cercarlo al cellulare, poi a casa. Non c’era. Subito il datore di lavoro ha lanciato l’allarme al 112 e sono scattate immediatamente le ricerche.

Quattro droni in volo, unità cinofile, carabinieri, vigili del fuoco, volontari della protezione civile e tecnici del soccorso alpino: per trovare l’escursionista disperso durante un’escursione iniziata da Piancavallo, il dispiegamento di forze messo in campo è stato massiccio.

I carabinieri della stazione di Aviano hanno trovato l’auto del quarantenne, con il cellulare a bordo, in località Roncjade. Dalla vetta si diramano più sentieri. Non si sapeva quale avesse imboccato Filippini. L’area delle ricerche era molto vasta. Sul versante bellunese sono stati impiegati i tecnici del soccorso alpino dell’Alpago.

Nella zona di Aviano, invece, i vigili del fuoco di Pordenone hanno inviato il personale Tas, specializzato nella pianificazione delle ricerche, quattordici unità speleo-alpine-fluviali (con riforzi anche dal comando di Udine), due unità cinofile da Pordenone e Gorizia e gli operatori di sistemi a pilotaggio remoto. I droni sono arrivati dai comandi dei pompieri di Rovigo, Belluno, Brescia e Torino. La ricognizione aerea è stata assicurata anche dall’elicottero della protezione civile.

Erano presenti sul posto i carabinieri di Polcenigo, Fontanafredda, Aviano e Caneva. Sono stati mobilitati anche numerosi volontari della protezione civile (con unità cinofile in supporto), tecnici del soccorso alpino e della guardia di finanza di Tolmezzo, la guardia forestale di Polcenigo. I soccorritori hanno perlustrato palmo a palmo i sentieri, mentre le squadre speleo-alpine-fluviali dei vigili del fuoco hanno esplorato le grotte e gli inghiottitoi che costellano la zona.

Dall’alto droni ed elicotteri hanno sorvolato i monti, fino all’avvistamento. Ieri, in serata, è arrivata la conferma: Filippini ha perso la vita, cadendo in un canalone. —

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