Trovato l’accordo le antenne sul castello pronte a traslocare

I rappresentanti dei soggetti titolari delle antenne attualmente collocate sul tetto del Castello ieri hanno incontrato a Palazzo D’Aronco il sindaco Pietro Fontanini. Sul tavolo è stata posta la necessità di ridurne l’impatto visivo anche alla luce dell’imminente conclusione dei lavori di rifacimento della facciata e della scalinata da parte della Danieli.

Presenti rappresentanti della Prefettura, dei carabinieri, dei carabinieri, polizia di Stato, polizia locale, Guardia di finanza, della Protezione civile per la Protezione Civile, della Ssm e dell’Acegas. Sono inoltre intervenuti la Soprintendente Simonetta Bonomi e l’architetto Silvano Coletti.

Nell’introdurre la discussione, il sindaco ha ricostruito l’iter che, grazie all’impegno del senatore Mario Pittoni, ha portato nel 2014 al passaggio della proprietà del Castello dal demanio al Comune di Udine. Con la proprietà tuttavia, sono state trasferite anche le antenne che erano, e tuttora sono, collocate sul tetto dell’edificio. È invece iniziata nel 2019 la riflessione, che ha visto confrontarsi il sindaco, la Soprintendenza e Gianpietro Benedetti, presidente della Danieli, riguardante la necessità di ridurre l’impatto di tali impianti attraverso la loro rimozione o la sostituzione con altri dotati di tecnologie più nuove e di dimensioni inferiori. Oggi, a un mese dalla conclusione dei lavori, l’effetto risulta ancora più stridente.

I rappresentanti delle Forze dell’ordine, pur illustrando le caratteristiche della posizione che, essendo la più alta della città, garantisce una copertura pressoché totale del territorio comunale, si sono resi disponibili a cercare delle soluzioni anche sostituendo le attuali antenne con altre di dimensioni ridotte e nascoste allo sguardo di chi osserva il Castello dal piazzale o dalla città. La Guardia di finanza ha comunicato l’intenzione di eliminare una delle tre antenne di sua competenza, mentre la Protezione civile ha comunicato di avere già programmato lo spostamento della sua in via Sabbadini. Anche AcegasApsAmga toglierà le sue apparecchiature mentre Ssm si è impegnata a trovare una soluzione alternativa.

La Soprintendente Bonomi, ricordando il valore artistico e simbolico dell’edificio vincolato e la sua valorizzazione a seguito dei lavori che stanno per concludersi, ha invitato i partecipanti a fare una riflessione approfondita sulla questione. «Con questo incontro – ha sottolineato Fontanini – abbiamo compiuto un importante passo avanti nella ricerca di una soluzione alla questione dell’impatto delle antenne posizionate da anni sul tetto del Castello di Udine perché i nostri interlocutori si sono impegnati nella ricerca di soluzioni. Voglio inoltre ringraziare la Soprintendente per essere stata presente e per avere invitato tutti a un impegno concreto nei confronti di questo edificio il cui valore non è solo artistico ma anche identitario e simbolico per tutto il Friuli. Il Comune si impegna a coordinare gli interventi di rimozione o sostituzione già previsti o ancora da programmare». —

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