Tragedia di Gemona, lo sfogo di Laura Bassi: "Non perdonerò chi mi ha distrutto la vita"

UDINE. Sono passati quasi tre anni da quella domenica di fine giugno del 2014 quando Laura Bassi, allora 19enne, rimase gravemente ferita in un incidente motociclistico a Gemona. Quel giorno, Laura perse il fidanzato, la gamba sinistra e una vita normale. Morirono Kevin Crismani, ventunenne di Mortegliano, una mamma di Tolmezzo, Chiara Scalfari, 29 anni, e Marco Monaro, 25 anni, di Zugliano.
Sono passati due anni dal 17 aprile 2015 quando la donna che causò l'incidente venne processata e patteggiò 20 mesi. Una giornata che Laura Bassi non potrà mai dimenticare: in un post su Facebook affida il suo dolore e il ricordo di quegli istanti terribili.
L’inferno in pochi minuti
Sono quasi le 19, quando l’Opel Zafira percorre la statale 13, in direzione di Tolmezzo: invece di effettuare una curva, all’altezza di Campagnola di Gemona, prosegue dritta e invade la corsia opposta. In quel preciso istante, dall’altra parte della strada sta arrivando una comitiva di quattro amici in sella a tre motociclette.
La tragedia di Gemona
























L’impatto con la prima della fila è inevitabile e violento: mentre l’Aprilia sbatte contro il guard rail e prende fuoco, Marco Monaro, 25 anni, di Zugliano, e la sua fidanzata Laura Bassi, 19, di Cussignacco, volano a terra. Lui morirà poche ore dopo il ricovero in ospedale, lei sopravviverà, ma al prezzo dell’amputazione di una gamba.
La seconda moto riesce a evitare l’auto, diventata ormai incontrollabile, mentre la terza sbatte sul cofano, sul lato destro. Kevin Crismani, 21 anni, di Mortegliano, entra letteralmente nell’abitacolo e muore sul colpo. Da quella parte è seduta Chiara Scalfari, 29 anni, di Tolmezzo. Anche lei cesserà di vivere poco dopo l’arrivo in ospedale.
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