Traffico di rifiuti, altre quattro assoluzioni

UDINE. Nella vicenda sul presunto traffico di rifiuti che, a partire dal 2009, aveva investito la società Idealservice di Pasian di Prato, non solo è stato provato che non fu realizzata alcuna truffa nei confronti dei Consorzi di Comuni Comunità collinare, Net e A&T 2000 e Corepla e che non vi fu alcuna gestione abusiva dell’impianto di trattamento dei rifiuti di San Giorgio di Nogaro, ma è stato dimostrato anche, con sentenza fresca di ieri, che non fu compiuta alcuna irregolarità nella predisposizione delle analisi.
La Corte d’appello di Trieste ha infatti accolto l’impugnazione proposta dal difensore dei dirigenti e dei soci lavoratori di Idealservice, avvocato Roberto Paviotti, e, in parziale riforma della sentenza di primo grado, ha assolto le uniche quattro persone che dall’abbreviato davanti al gup di Udine, Paolo Milocco, erano uscite con una condanna.
«Perchè il fatto non sussiste» la formula adottata dai magistrati triestini per Emanuele Clarotto, 39 anni, di Sesto al Reghena, e Alberto Sbrizzi, 36, di San Giorgio della Richinvelda, entrambi precedentemente condannati a un mese di reclusione, sospeso con la condizionale, e per Fabrizio Bertolo, 39, di Chions, e Raffaele Presotto, 41, di Casarsa della Delizia, ai quali il giudice di primo grado aveva inflitto invece 6 mesi di reclusione e 200 euro di multa, oltre al pagamento, insieme a Idealservice come responsabile civile e difesa dall’avvocato Stefano Fruttarolo, di un risarcimento danni al consorzio Corepla, costituitosi con l’avvocato Carlotta Campeis e quantificato in 10 mila euro (al cui versamento era stata subordinata la sospensione condizionale della pena).
Il verdetto dell’Appello ha dunque cancellato anche la condanna al risarcimento, rimettendo anzi a Corepla - che nell’impugnare la sentenza, così come fatto anche dal pm Claudia Finocchiaro, aveva avanzato una richiesta danni per oltre 2,4 milioni di euro - il pagamento delle spese processuali di grado. Nel corso dell’udienza d’Appello, lo stesso Procuratore generale aveva concluso per il respingimento dell’impugnazione della collega udinese.
Confermate, dunque, tutte le altre posizioni. Ossia la sfilza di sentenze di assoluzione, con le quali il gup, nel febbraio del 2011, aveva smontato il castello accusatorio (compresa l’ipotesi della truffa per circa 1,5 milioni di euro ai danni di Corepla) costruito dalla Polizia provinciale in tre anni di indagini e alla luce del quale il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio di 21 persone. Il caso si era chiuso con l’assoluzione «perchè il fatto non sussiste» per le ipotesi di truffa e gestione abusiva dell’impianto di tutti gli imputati.
A cominciare proprio dal presidente di Idealservice, Enzo Gasparutti, 56 anni, di Campoformido. In relazione all’accusa di traffico illecito della carta in Cina, invece, per lui e altri due imputati, Paolo Gosparini, 49, di Fagagna, e Raffaella Carnelos, 40, di Sacile, era stato pronunciato il non luogo a procedere, per estinzione del reato attraverso oblazione.
Assoluzione piena, come si diceva, per tutti gli altri dirigenti e soci che avevano scelto il rito abbreviato: Fabrizio Cimolino, 47, di San Daniele, Mirko Bottolo, 38, di San Vito al Tagliamento, Riccardo Sandrigo, 37, di Udine, Andrea Tonon, 38, di Pordenone, Alberto Dreas, 36, di Fiumicello, Laura Picco, 35, di Dignano, Doris Marino, 41, di Pavia di Udine, e Luca Zanetti, 41, di Fossalta di Piave.
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