Tir investe operaio, caos sull’A4

Non era una giornata da “bollino rosso”, ma per chi, ieri, si è trovato a transitare in autostrada, il tratto dell’A4 compreso tra i caselli di Palmanova e San Giorgio di Nogaro si è trasformato in una gabbia. Nè è andata meglio a quanti hanno deviato, volenti o nolenti, nelle strade senza pedaggio, a loro volta intasate per l’improvvisa concentrazione di auto e camion. Un uomo, intanto, veniva elitrasportato all’ospedale di Udine e ricoverato in Terapia intensiva in condizioni molto gravi. La vera vittima, disagi di traffico a parte, è stata lui: un operaio di 42 anni di Pozzuolo del Friuli, rimasto ferito mentre lavorava lungo la corsia d’emergenza a bordo di un mezzo tagliaerba. Tamponato da un autoarticolato, il mezzo sul quale si trovava è balzato in avanti di qualche metro, finendo addosso al guardrail.
L’incidente è avvenuto alle 10.30, all’altezza di Porpetto, lungo la corsia diretta a Venezia. Per cause in corso d’accertamento da parte della Polizia stradale di Palmanova, il camion, che era condotto da un cittadino austriaco di 48 anni, ha urtato il mezzo sullo spigolo posteriore sinistro. Il ferito è un dipendente della ditta Sever di Udine, che stava effettuando gli sfalci, su incarico di Autovie Venete. A quanto appreso, il “cantiere mobile” era correttamente segnalato e anche il camionista stava procedendo a un’andatura regolare. Fatto sta che dall’impatto il friulano è uscito particolarmente malconcio: soccorso dai sanitari del 118, è stato intubato e trasportato in elicottero a Udine. Illeso, invece, l’austriaco. A quel punto, per la viabilità è cominciato il solito calvario. Per rimuovere i mezzi (al camion è esplosa una gomma) e ripulire il manto stradale oltre che da vetri e lamiere, anche dai 600 e più litri di gasolio fuoriusciti dal serbatoio dell’autoarticolato, si è resa necessaria l’istituzione dell’uscita obbligatoria a Palmanova per chi arrivava da Trieste. Il tratto compreso tra l’area di servizio di Gonars e San Giorgio, di conseguenza, è rimasto chiuso, causando dapprima rallentamenti e poi code chilometriche su entrambe le carreggiate. Le operazioni sono state coordinate dal Coa ed eseguite dai Vigili del fuoco del distaccamento di Cervignano. Le code più lunghe, fino a sei chilometri, si sono registrate sull’A23, in direzione sud, ma incolonnamenti hanno interessato anche il traffico in marcia verso est. Una volta usciti dall’autostrada, tuttavia, automobilisti e camionisti si sono trovati nuovamente intrappolati lungo le strade alternative sulle quali avevano pensato di trovare una via di fuga. Attorno alle 13 la situazione più critica, con la stessa tangenziale e le statali 13 e 14 verso Codroipo letteralmente intasate, specie a ogni abbassamento del passaggio a livello di Santa Caterina. Un “tappo” analogo ha paralizzato la provinciale 80 e la regionale 14, impedendo agli stessi residenti dei comuni della Bassa più esposti al passaggio di attraversare le rispettive strade. La situazione si è sbloccata a partire dalle 15, con la riapertura della corsia di sorpasso fra il bivio A23/A4 e San Giorgio, in direzione Venezia, dopo la sostituzione del guard rail centrale. I lavori di pavimentazione – fa sapere Autovie Venete – cominceranno a breve, ma richiederanno tempi più lunghi, visto che le alte temperature di questi giorni hanno reso il manto stradale più poroso, favorendo l’assorbimento del gasolio.
(ha collaborato Francesca Artico)
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