«Tigli rovinati per proteggere lo Sfriso»

SACILE. Tigli capitozzati nello stadio Sfriso e il grido di dolore è quello degli ambientalisti a Sacile. «Prime vittime – ha indicato un associato Wwf tra tronchi e rami mozzi intorno al campo – dell’erba sintetica?». Nello Sfriso e altrove la “mutilazione” del verde verticale ha ragioni precise. La rimozione drastica dei rami ha cambiato la percezione del verde naturale, a lato dell’erba artificiale.
«Non vogliamo che il nuovo manto di erba sintetica sia rovinato dalle piante che lasciano cadere foglie, piccole bacche e anche una sostanza oleosa – ha detto Sereno De Marco patron della Liventina Calcio che gestisce lo stadio –. Nessuna polemica, ma lungo le strade, anche in via Sfriso ci sono altri tigli che creano problemi perché sollevano i marciapiedi. Per alcune specie la potatura decisa è una necessità: i rami potrebbero cadere sugli automobilisti o passanti lungo le strade urbane. Nello Stadio ricordiamoci che il nuovo manto ha un costo di 550 mila euro».
L’idea potrebbe essere quella di abbattere i tigli e sostituirli con altre piane, ma tutte gli arboricoltori e le coscienze “verdi” di Sacile si ribellano. Settemila metri quadri di erba artificiale sono una priorità. «Deciderà il Comune – ha tagliato corto alle polemiche De Marco –. Il nuovo manto sintetico va protetto: la manutenzione ordinaria è garantita dal nostro team, quella straordinaria sarà a cura di una ditta specializzata».
Tigli “scomodi” per lo stadio rimesso a nuovo. «Si può ricorrere a tecniche di riduzione del rischio – hanno valutato alcuni naturalisti e Franco Basso consigliere comunale Pd - salvaguardando la salute delle piante. Lungo le strade di Sacile e altrove». Si vedrà, intanto è rinviata a maggio oppure giugno l’inaugurazione del nuovo campo sintetico.
«Lavori fermi da un paio di settimane: si tratta di rifiniture, come la cordonatura a bordo campo e dello spostamento di un cancello – ha confermato De Marco –. Dopo il collaudo della Lega calcio dilettanti, lo stadio sarà inaugurato con una partita-evento».
I fan della Liventina calcio chiamano lo Sfriso il nuovo “Bernabeu sacilese”. L’appalto nel campo di calcio Sfriso è stato aggiudicato alle imprese associate Ati di Pasiano (Battistella spa) e Basiliano (Tagliapietra srl): la commessa è di 550 mila euro. La Liventina calcio chiede il rimborso spese: per sei mesi ha dovuto giocare su campi altrui, ospite di Sacilese, Cavolano, San Odorico, San Michele e altre. «Spesi 20 mila euro – ha conteggiato De Marco -: chi ci rimborsa?». Affittare lo Sfriso per una partita costa 130 euro.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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