Tartufo della Pedemontana I produttori puntano in alto

BUDOIA. L’introduzione del tartufo nero friulano nel territorio collinare del comune di Budoia, sarà oggetto di un convegno organizzato dall’Associazione tartufai del Friuli Venezia Giulia (ha sede a...

BUDOIA. L’introduzione del tartufo nero friulano nel territorio collinare del comune di Budoia, sarà oggetto di un convegno organizzato dall’Associazione tartufai del Friuli Venezia Giulia (ha sede a Spilimbergo). L’iniziativa sarà ospitata nella sala convegni dell’ex latteria di via Bianco nella giornata di lunedì 4 novembre.

Il sodalizio, presieduto da Erminio Barna, punta sulla promozione del tartufo nero, anche con la presentazione di apposite pubblicazioni, per far conoscere un prodotto friulano, consigliando il suo uso corretto in cucina, sì da incentivare il turismo gastronomico a Budoia, già sostenuto dalla tradizionale Festa dei funghi e dell’ambiente. Organizzato per verificare le potenzialità della tartuficoltura nel territorio pedemontano, l’appuntamento è patrocinato dal Comune con un contributo di 500 euro, deliberato dalla giunta. Sindaco e giunta ritengono «valida e qualificante» la proposta avanzata dall’associazione regionale Tartufai. Di specie di tartufi in regione se ne trovano sette, ma il Tuber mesentericum Vittadini (tartufo nero ordinario) è quello più diffuso e sparso in tutta la pedemontana e vallate montane del pordenonese e udinese.

Sigfrido Cescut

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