Tangenti per pratiche edilizie:arrestato funzionario di Lignano
Il capo dell'ufficio tecnico del Comune di Lignano, Andrea Mariotti, è stato arrestato assieme all'avvocato di Portogruaro, Massimo Carlin, con la pesante accusa di concussione. I due sarebbero sttai fermati in flagranza di reato. I carabinieri, che li stavano seguendo, avrebbero assistito al passaggio di una mazzetta di circa 11 mila euro. La tangente sarebbe stata versata per ottenere delle facilitazioni in una pratica edilizia, per il passaggio di un'area verde (di proprietà della famiglia Stefanel) a villaggio turistico

ANTEPRIMA LIGNANO 4 FEBBRAIO 2003 MUNICIPIO TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA UDINE
LIGNANO.
Il capo dell’ufficio tecnico di Lignano Sabbiadoro, Andrea Mariotti, 48 anni, è stato arrestato l’altra sera assieme all’avvocato di Portogruaro Massimo Carlin, 46 anni, con la pesante accusa di concussione. I due professionisti - secondo la ricostruzione dei magistrati di Venezia - sarebbe stati fermati in flagranza di reato: i carabinieri che li stavano seguendo da tempo, avrebbero assistito al passaggio di una mazzetta di dirca 11 mila euro dalle mani dell’avvocato a quelle del tecnico lignanese. La presunta mazzetta, secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbe stata pagata per ottenere delle facilitazioni in un processo di lottizzazione per il passaggio di un'area verde (di proprietà della famiglia Stefanel) a villaggio turistico del comune di Lignano. Le indagini sono state lunghe e complesse. Sono tutti nomi celebri, quelli dei protagonisti di questa vicenda, che si snoda tra Lignano Sabbiadoro, Portogruaro, la Marca e la laguna di Venezia. C'è la notissima famiglia di imprenditori trevigiani capitanata da Giuseppe Stefanel che, tra tante attività, mira a trasformare in un villaggio turistico la propria tenuta agricola “Stefania Spa”, tra Lignano Sabbiadoro e Latisana. C'è l'intraprendente capo dell'ufficio tecnico comunale di Lignano, geometra Andrea Mariotti, che ha la possibilità di accelerare o bloccare la pratica. C'è un attivissimo avvocato amministrativista - il portogruarese Massimo Carlin, per anni esperto legale di molti comuni del Nordest e che tutti conosce - che si fa tramite di una tangente. Anzi - secondo l'accusa - ne è il promotore. Sono loro i protagonisti e la vittima (Stefanel) - indagati (Carlin, Mariotti e l'avvocato padovano Fulvio Lorigiola, legale di Stefanel) - di un'inchiesta per concussione coordinata dalla Pm dell'antimafia veneziana Rita Ugolini: un'indagine durata quasi due anni, nel corso dei quali i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura hanno intercettato i protagonisti della vicenda, culminata lunedì notte nell'arresto di Carlin e Mariotti, subito dopo che - nello studio dell'avvocato portogruarese - il legale aveva passato al geometra una busta con circa 11 mila euro, prima tranche dei 50 mila che sarebbero stati pattuiti per dare il via libera all'operazione immobiliare. L’'ipotesi di accusa per tutti e tre gli indagati è di concussione, dunque, sarebbero stati il legale e il responsabile tecnico del Comune di Lignano - con l'intervento più marginale dell'avvocato Lorigiola - a fare, secondo l’accusa, pressione sul gruppo Stefanel per pretendere il pagamento della tangente, minacciando in caso contrario il blocco dell'operazione immobiliare. L'intenso lunedì di lavoro per carabinieri e pubblico ministero - che ha seguito fino all'alba di ieri le operazioni - è proseguito nella serata con una doppia perquisizione in casa di Giuseppe Stefanel ad Oderzo e nell'abitazione del suo consigliere delegato Tito Berna (persone informate dei fatti), trascinandosi poi fino all'alba con l'interrogatorio di Carlin. Assistito dagli avvocati Eugenio e Marco Vassallo, infatti, l'avvocato portogruarese ha preferito dimostrarsi collaborativo e dire subito quello che non poteva negare - data l'evidenza delle prove - ovvero di essere stato “messaggero” della tangente. Ha ammesso la dazione di danaro, ma non il ruolo di protagonista nella concussione, o la prospettiva di altri pagamenti. Gli investigatori, però, sono convinti che sia lui l'uomo cardine dell'inchiesta, colui che conosce a fondo tanti uffici comunali e tanti funzionari, che sapeva dell'importante investimento turistico della famiglia Stefanel ed era nella possibilità di mettere in contatto Mariotti (che aveva conosciuto ai tempi di una consulenza legale per il Comune di Lignano Sabbiadoro) con Lorigiola, l'avvocato padovano degli imprenditori trevigiani, che conosce da anni. Tant'è - in attesa di accertamenti - le prime dichiarazioni di Massimo Carlin, 46 anni, gli hanno permesso di evitare la cella ed attendere agli arresti domiciliari l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari, che si svolgerà entro venerdì. Si sono invece aperte le porte del carcere per Andrea Mariotti, 48 anni, che ha preferito attendere le domande del gip.
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