Talento del pallone e pilastro della Moroso per 40 anni, addio a Luigino Della Mora

TAVAGNACCO. Per oltre 40 anni è stato uno dei pilastri della Moroso Spa, responsabile del reparto tappezzeria. Un luogo di lavoro che per decenni ha condiviso insieme alla moglie Fernanda. Luigino Della Mora, 67 anni, è morto domenica a causa di una malattia degenerativa.

Un uomo che tutti ricordano per la sua bontà e la sua generosità, molto conosciuto a Cavalicco, dove ha sempre abitato. «Suo padre è stato il casaro del paese, figura che un tempo era un riferimento in una comunità piccola», ricorda con commozione la figlia Ninfa. Da ragazzino Luigino era un talento del pallone, tanto da aver militato nelle giovanili dell’Udinese. Qualche osservatore lo nota e gli offre la possibilità di giocare ne Milan.
La fortuna sembra aver bussato alla sua porta, ma la scomparsa della madre quando aveva solo 15 anni, cambia tutto. Il sogno di diventare un professionista del pallone viene accantonato, visto che il padre pretende gli chiede di restare in Friuli per dare una mano in famiglia. «Era un forte centravanti» ricorda Ninfa. La vita di Della Mora prosegue, non senza difficoltà, continuando comunque a coltivare la passione del calcio e calcando i campi locali con la maglia della Julia. Nel frattempo suo padre trova una nuova compagna. Lei ha già una figlia, Fernanda, che nel giro di pochi anni diventerà la moglie di Luigino, regalandogli la gioia di mettere al mondo Ninfa e Samuele.

«Mamma è mancata tre anni fa a causa di un brutto male, e papà, pur restando da solo, non ha mai fatto pesare la sua sofferenza. Era una persona riservata e silenziosa», confida Ninfa. Poi anche Luigino si ammala, di Parkinson, e dopo essere stato trasferito in una struttura di cura, il suo cuore smette di battere domenica. «E’ stata una cosa improvvisa», ammette la figlia.
Oltre al calcio, Luigino ha sempre dato una mano nell’organizzazione della sagra paesana, collaborando con il circolo Cavalicco 2000. Questo il ricordo di Roberto Moroso, suo titolare per oltre quarant’anni: «Era una brava persona, sentiremo il vuoto per la sua scomparsa. In azienda era diventato responsabile di un reparto, ed era riuscito a farsi voler bene da tutti. Insieme a lui lavorava anche la moglie: vederli insieme riempiva il cuore. Resterà per sempre un ricordo straordinario di Luigino».
A trasmettere il cordoglio della comunità di Tavagnacco è il sindaco Moreno Lirutti: «Eravamo amici fin da piccoli, quando ci ritrovavamo, insieme ad altri ragazzi del paese, per giocare e stare insieme. Ci chiamavano il gruppo “del cjanton”. Luigino è stata una persona buona e mite, che non ha mai dato fastidio a nessuno». I suoi funerali saranno celebrati giovedì 28 gennaio, alle 15, nella chiesa di Cavalicco, partendo dalla Casa funeraria Benedetto di Tarcento. Mercoledì 26, alle 18, è in programma un santo rosario, sempre nella chiesa di Cavalicco.
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