Sulle strade sempre più Tir, tutta 'colpa' dell' "effetto Amazon"

Le aziende stoccano meno merci nei loro magazzini e con i tempi di consegna ridotti, punto di forza di molti siti online, si moltiplicano le spedizioni. In questo modo aumentano i mezzi pesanti in circolazione in autostrada e lungo la viabilità ordinaria

UDINE. È a logica industriale del just in time. Il magazzino si svuota, si produce soltanto ciò che è stato venduto o che si prevede di vendere in tempi stretti. Che quindi va recapitato nell’arco di poche ore. È il modello favorito dal dilagare dallo shopping on-line, trainato dal colosso che è Amazon. Compri con un clic ora, ricevi nell’arco di mezza giornata il prodotto.



Magazzino addio

«Le aziende fanno sempre meno magazzino», spiega uno dei camionisti che abbiamo interpellato durante il nostro viaggio. Anche questo elemento ha contribuito in maniera decisiva a far crescere sensibilmente il volume del traffico di mezzi pesanti lungo le strade. E le arterie più interessate sono giocoforza le autostrade, vie di comunicazione veloce preferite per i vettori di lungo e medio raggio.

I controlli

Di fronte al costante aumento di mezzi pesanti in transito, anche la Polizia stradale si trova costretta a intensificare i controlli specifici, spesso organizzati dalle pattuglie delle sezioni con presidi ai caselli, varchi d’accesso alle autostrade. C’è poi il rispetto delle norme sulle ore di guida e di riposo, eluso da qualche autista anche attraverso la manomissione del cronotachigrafo. È successo anche ieri: l'autista ha superato il numero di ore consentite alla guida beffando il cronotachigrafo. Il camion, appartenente a una ditta straniera, è stato intercettato all'altezza di Ronchis, nella zona interessata dai lavori per la realizzazione della Terza corsia.

Lo stop in caso di incidenti

Autovie Venete e Polstrada presenteranno nei prossimi giorni intanto il piano per bloccare la circolazione dei tir ai confini di Slovenia e Austria in caso di congestione della A4 legata a traffico intenso o incidenti. «È una buona notizia. Siamo soddisfatti che la nostra sollecitazione partita già mesi addietro ora stia diventando un’azione concreta», commenta il presidente di Confartigianato Trasporti Fvg, Pierino Chiandussi. «Il problema è reale e quasi quotidiano – sottolinea – e nei mesi scorsi avevamo lanciato l’allarme. Autovie Venete, in quell’occasione, ci convocò per un tavolo di confronto e ora registriamo che il percorso è proseguito positivamente nella direzione che avevamo auspicato».


 

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