Sul Meduna rave party e scambi di coppia

CORDENONS. Mezza città è stata interessata l’altra notte, tra sabato e domenica, dai rumori martellanti provenienti dalla zona del Meduna, dei quali si sono lamentati i residenti del Pasch, più vicini al fiume e per questo anche alla presunta fonte del disturbo.
Ma c’è addirittura chi da via Stradelle e da via Romans ha sentito in lontananza provenire un rumore sordo. E non sarebbe la prima volta. E non ci sarebbero soltanto le feste organizzate sulle sponde del fiume, lontano da sguardi “indiscreti”, ma l’area del Meduna sarebbe frequentata pure da chi è alla ricerca di qualche avventura “trasgressiva”: navigando su internet esistono dei siti che parlano solo di questo, ovvero dei luoghi dove si possono fare degli incontri piccanti proprio a “Cordenons, zona fiume Meduna”.
Le informazioni a riguardo si sprecano, con tanto di indicazioni stradali per giungere nei luoghi dove la trasgressione non conosce stagione: “d’inverno trovate molti gay e bisex, d’estate anche coppie e single”, si legge sul sito in questione, con tanto di report (esplicito) sulle esperienze personali dei frequentatori. Altre attività “gettonate” nell’area Meduna? Il naturismo. Anche in questo caso, il web dà una mano (anche se questa non è proprio la... stagione) agli amanti del genere con siti dedicati all’attività. E proprio in uno di questi si può leggere che in provincia di Pordenone due sono i siti in cui si può fare naturismo in libertà: a Valvasone, in località Ponte della Delizia, e a Cordenons, nelle Grave del fiume Meduna.
Non si tratta, comunque, di situazioni nate soltanto nei giorni scorsi: navigando qua e là su internet ci si può imbattere pure in interventi e lettere inviate al sindaco e ad altri politici, anche regionali, sulle varie situazioni in cui ci si può imbattere in zona Meduna-Magredi. Era il 2007 quando un fuoristradista, lamentandosi del fatto che la sua categoria è additata come “distruttore ambientale”, sollevava il problema dell’organizzazione di «rave con musica assordante, generatori a benzina, traffico costante». E continua: «Credo che la fauna del territorio sia disturbata più da questo genere di feste e rifiuti che da qualche fuoristrada di passaggio».
La questione era stata portata anche all’attenzione degli uffici regionali con una lettera (siamo sempre nel 2007) nella quale si sollevava all’attenzione la presenza di «prostitute, omosessuali, zingari». Probabilmente, si trattò di uno sfogo, ma comunque nero su bianco su lettera ufficiale.
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