Strage nella riserva, uccisi 300 fagiani

SEDEGLIANO. Strage di 300 fagiani. Ignoti hanno prodotto nottetempo con una cesoia un buco nella rete metallica di una delle tre voliere della riserva di caccia, in cui erano ospitati i volatili, e attraverso il foro di una sessantina di centimetri hanno fatto entrare uno o più cani, che hanno sbranato vari esemplari, mentre altri, spaventati, si sono ammassati negli angoli della protezione cozzando violentemente sui pali laterali e ricadendo a terra.
L’inqualificabile atto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato ed è stato scoperto da Giusepe Danelon, direttore della riserva di caccia. Questo il suo racconto: «Sabato mattina come al solito mi sono recato nella voliera in località Chiaveces, lungo la strada che da Sedegliano porta a San Lorenzo (dove sono “in sosta” fagiani provenienti dalla Francia per un mese e mezzo prima di essere rilasciati “piano” nella riserva di caccia) per dare loro la granella.
Mi si è presentato davanti agli occhi uno spettacolo raccapricciante. Animali morsi da cani, (evidenti i loro escrementi), decapitati, morti, sparsi dappertutto; in un angolo un gruppo consistente. Un atto di un’atrocità gratuita e inaudita. Un buco era evidente nella rete metallica, fatto con un tronchesino o una cesoia».
«Le voliere sono state realizzate nel 1982 – spiega Danelon – sono tre e hanno una lunghezza di 124 metri per 22 metri di larghezza. In fondo a esse i fagiani “fanno l’ala”, cioè possono avere accesso alla voliera vicina. Nella struttura dove è avvenuto il fatto sostavano 650 volatili, in tutto erano 800, quindi non è possibile stabilire con certezza ancora se sono stati 300 gli animali uccisi, oppure un numero più consistente».
La rete metallica che perimetra le aree è alta tre metri, oltre un metro di fascia in lamiera. Danelon dopo la scoperta ha chiamato i carabinieri della stazione di Codroipo, i quali hanno fatto un sopralluogo e avviato le indagini del caso, che sono tuttora in corso. Presentata alle forze dell’ordine denuncia verso ignoti.
Sul posto anche il veterinario provinciale, il quale ha provveduto a esaminare gli animali morti per stilare un rapporto. A Danelon nel raccontare l’episodio viene in mente che tempo fa aveva notato qualche maglia della rete tagliata con tenaglia o tronchesino, ma, dice lui stesso, «non ci avevo dato peso; ora, invece, faccio un possibile collegamento con quanto accaduto nella notte del fine settimana scorso». Nessuno si è accorto di «movimenti o rumori strani». Gli abitanti di una casa che si trova non distante dalle voliere «con le finestre chiuse – dice Danelon – e magari con la televisione accesa non si sono accorti di nulla».
I fagiani sono di proprietà della riserva di caccia di Sedegliano, acquistati in Francia con le quote dei cacciatori. I danni si aggirano sui 3 mila euro, ai quali vanno aggiunti quelli Alla struttura.
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