Stele di Nadal: un distillato di Friuli tra ricette e poesie

La 64esima edizione dell'almanacco si trova in librerie, edicole e parrocchie

Lo sapevate che si risparmia energia – poiché la stiratura risulterà più veloce – sbattendo e stendendo bene il bucato? Potrete trovare questa e molte altre curiosità sfogliando Stele di Nadâl 2012, l’almanacco del settimanale “La vita cattolica” che contiene approfondimenti per tutti i gusti e le età. Stele di Nadal è sempre più in lingua friulana. A partire dal tradizionale «pronostic dal Belandant» per il «Doimiledodis»: «An di ligrie par pitôrs e musiciscj, par scritôrs e tancj artiscj che nus alcin di nivel, di bielece e di çurviel».

L’almanacco, dalla grafica accattivante (merito di Sonia Cuzzolin), si trova nelle librerie, nelle edicole e nelle parrocchie del Friuli dove si può acquistare al prezzo di 8 euro (gli abbonati de “La vita cattolica” lo riceveranno a 6 euro). È possibile richiedere una copia – un’ottima idea-regalo di Natale, magari in abbinata, a 17 euro, con Gnognowood, che raccoglie le avventure a fumetti in friulano dei Gnognosaurs, i simpatici dinosauri nati dalla matita di Andrea «Dree» Venier – anche telefonando al numero 0432/242611 o scrivendo una e-mail a: amministrazione@lavitacattolica.it

La cometa. Nella copertina, illustrata da Sarolta Szulyovszky, la stella cometa che indica la strada verso la stalla di Betlemme fa breccia nel cuore di una giovane donna. Nell’almanacco così amato dai friulani si trovano ogni mese, accanto ai suggestivi scatti di alcuni fotografi friulani, i versi in marilenghe di pre Domeni Zannier e «Lis voris dal mês» di Alessio Potocco per la cura dell’orto e del giardino, ma anche utili informazioni sugli alberi. Pre Luche Anzilut accompagna il lettore con le sue riflessioni nella rubrica «Pinsîrs par ogni dì», mentre Simone Paoloni racconta le divertenti avventure della Fade Benfate in colorate tavole a fumetti, con gioco finale.

Gli orsetti. Tornano «Lis storiis di Inge e Bach» di Luca De Clara, con le disavventure di due orsetti bianchi, tanto simpatici quanto maldestri, che appassioneranno i bimbi. Occhio agli utilissimi consigli dell’Agenzia per l’energia del Fvg per ridurre sensibilmente i consumi energetici in casa, adottando comportamenti sostenibili nella vita di tutti i giorni.

Piante e fiori. In «Belli e sani con le erbe», Alberto Candolini illustra le preziose proprietà curative di piante e fiori. Non possono mancare le ricette. Francesca Del Fabbro propone quest’anno la cucina etnica. Si può scegliere tra le gustose proposte dei menù arabo, indiano e russo. Un viaggio, dunque, tra i sapori del mondo per poi tornare in Patrie e conoscere meglio le tradizioni friulane con Oscar Puntel e chi, tra gli artigiani e i commercianti friulani, ha le mani d’oro. Ilaria Gonano e Marzia Paron raccontano, tra le altre, l’abilità del battitore di stoccafisso, l’arte di fare un ottimo gelato con latte crudo di pezzata rossa friulana o di creare profumi ed essenze unici.

Il lettore si appassionerà a leggere le storie de «I nuovi cittadini del mondo» di Anna Piuzzi, che ha scovato dodici giovani friulani residenti all’estero per lavoro. I nuovi emigranti spiegano i percorsi che li hanno condotti via dal Friuli, le loro speranze.

Le malghe. Imperdibile il viaggio tra le malghe friulane proposto da Novella Del Fabbro e Gigliola Di Piazza in «Bergjos». Tutte da leggere le notizie sfiziose della rubrica «80 anni fa», dove Roberto Iacovissi racconta aneddoti e curiosità tratti da «la Vita Cattolica» del 1932. E ancora, tanto divertimento con i giochi e i passatempi di Roberto Toppazzini e Bruno Fontanini.

Tanti contributi. Non è tutto. Per approfondire temi di economia, salute, arte, ambiente, sport, cinema, paesaggio, musica, gusto, solidarietà, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tante le firme (Erika Adami, Giuseppe Bergamini, Nicolino Borgo, Nicola Cossar, Francesco Dal Mas, Carlo Gaberscek, Luca Nazzi, Monika Pascolo, Roberto Pirzio-Biroli, Umberto Sarcinelli, Marco Tempo e Valentina Zanella), che hanno contribuito, con i loro servizi, ad arricchire la nuova edizione.

A poco più di sei decenni dalla nascita, Stele di Nadâl continua così a intrattenere e a divertire, a far riflettere e a dispensare consigli pratici. Apprezzata, oggi come 64 anni fa, per il giusto mix di tradizione e attualità.

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