Vietati cellulari, studio e conversazioni: all’Università di Udine arrivano le “quiet room” dove la regola d’oro è il silenzio

Sei stanze silenziose in altrettanti poli dell’Ateneo friulano per riposare, meditare, allattare o affrontare momenti di malessere. Vietati cellulari, studio e conversazioni

Anna Rosso
A Palazzo Antonini arriva la "quiet room"
A Palazzo Antonini arriva la "quiet room"

: allattare e cambiare i bambini, riposarsi in caso di malessere, provvedere a necessità personali di salute, rilassarsi e ‘staccare la spina’ per qualche minuto, meditare.

No: mangiare, studiare, parlare al cellulare, utilizzare dispositivi elettronici, parlare con colleghi e amici. Poche e semplici le regole di utilizzo delle sei “Quiet rooms”, ambienti che l’Università di Udine ha realizzato in varie sedi cittadine per favorire il benessere esistenziale di studenti, personale non strutturato e degli ospiti, cioè di chi, in un momento di necessità, non può contare su uno spazio autonomo.

All’Università di Udine arrivano le “Quiet rooms”: spazi di benessere e riservatezza per studenti e personale

Questi “spazi della tranquillità” si trovano nei poli economico, giuridico, scientifico, di scienze della formazione, umanistico e nella sede della Scuola Superiore “di Toppo Wassermann”. Il progetto, del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, prosegue e rafforza l’impegno dell’Ateneo friulano per migliorare la qualità della vita negli spazi universitari. Sia per chi vi lavora e studia ogni giorno, sia per chi si trova a frequentarli saltuariamente o di passaggio.

Le Quiet rooms sono state ideate per soddisfare temporanee e imprevedibili esigenze di salute e riservatezza delle persone. Di superfici variabili, sono arredate per rendere l’ambiente accogliente e confortevole favorendo così un momento di tranquillità per necessità personali. Mediamente sono dotate ciascuna di fasciatoio, poltroncina con poggiapiedi, poltrona o divanetto, qualche altro suppellettile e una o due piante. Inoltre, sono impreziosite dai disegni della grafica e illustratrice Giovanni Durì.

Le loro grandezze variano: otto metri quadrati per la Quiet room del polo di scienze della formazione (via Margret 3, piano terra), 11 per quella del polo economico (via Tomadini 30/a, area grandi aule), 15 per il polo giuridico (via Tomadini 3, primo piano), 16 per la Scuola superiore a Palazzo di Toppo Wassermann (via Gemona 92, piano terra), 28 per il polo scientifico (via delle Scienze 206, piano terra) e 36 per il polo umanistico a Palazzo Antonini (via Petracco 8, primo piano).

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