Stagione dello sci, una corsa contro il tempo per l’apertura anticipata

Regione al lavoro per inaugurare buona parte degli impianti il 1º dicembre. Bolzonello: «Stanziati 30 milioni per gli alberghi, adesso tocca alle strade»

UDINE. L’avvio della stagione sciistica in Friuli Venezia Giulia è ufficialmente fissato per l’8 dicembre. Sulla carta, quella è la data inaugurale. Salvo sorprese. Potrebbe infatti essere anticipata di una settimana: al primo di dicembre. Se l’è fatto sfuggire domenica, 19 novembre, il direttore di Promoturismo Fvg, Marco Tullio Petrangelo, presentando allo Stadio Friuli la stagione invernale 2017/2018.

«Non escludiamo, meteo permettendo, di fare una sorpresina agli sciatori». A margine della presentazione il vicepresidente della Regione, e assessore alle Attività Produttive, Sergio Bolzonello, si è spinto oltre: «Se riusciamo apriamo una settimana prima. Non ovunque però. Stiamo ragionando su Tarvisio, Sella Nevea, forse qualcosa anche sullo Zoncolan». Non resta che sperare nel giusto mix di temperatura e umidità, fissato a 4 gradi sotto lo zero, condizione ideale che a intervalli, in questi giorni, ha consentito a Promoturismo di sparare neve artificiale con i cannoni praticamente in tutti e sei i poli sciistici regionali. Da Piancavallo a Forni di Sopra, da Sauris allo Zoncolan, da Tarvisio a Sella Nevea. Se in pista si lavora dunque per regalare agli sciatori discese perfette con una settimana d’anticipo, del resto tutto è pronto per l’avvio della stagione, caratterizzata da una politica tariffaria che, a sentire il direttore Petrangelo, ha pochi rivali. Sia in Italia che all’estero.

Per il terzo anno consecutivo Promoturismo conferma infatti le tariffe, senza aumentarle di un solo euro, e viene incontro, una volta in più, alle famiglie. Queste ultime avranno diritto a uno sconto sullo skipass del 35% (valido sia per lo stagionale “Cartaneve” che per la formula a ore “Sci@sempre”). Altra conferma, le tariffe dedicate all’utenza scolastica e l’offerta promozionale per le scuole extra-regionali nel mese di gennaio (dall’8 al 28), finalizzata a destagionalizzare l’offerta.
 

I costi e le offerte

Veniamo ai costi: gli adulti spenderanno per lo skipass stagionale 500 euro (425 in prevendita fino al 3 dicembre), 438 euro (372 in prevendita) gli sciatori senior, nati fra il 1943 e il 1953, infine 315 euro (270 in prevendita) quelli junior, nati fra il 1998 e il 2007. Prezzi che come detto saranno scontati del 35% per le famiglie: l’adulto in questo caso pagherà 325 euro (276 in prevendita), lo sciatore senior 285 (242 in prevendita), quello junior 205 (175 in prevendita). A bazzicare le discese di casa nostra saranno al solito soprattutto sciatori della regione anche se la quota di turisti, specie dai Paesi dell’Est, è in costante aumento.



Il rapporto oggi è di circa 75% a 25%. «Cosa manca per arrivare a 50 e 50? Le strutture ricettive. In montagna – ha sottolineato Petrangelo – abbiamo molte seconde case, ma pochi alberghi». Pochi e in buona parte bisognosi d’interventi. Non a caso, nell’ultimo anno la Regione ha voluto metterci testa e portafoglio. Ai 18 milioni già stanziati grazie al bando per la riqualificazione delle strutture alberghiere, la giunta ne ha aggiunti di recente ulteriori 8 e a bilancio, per l’anno prossimo, ce ne sono altri 4. Totale: 30 milioni per gli alberghi. «Non accadeva da 20 anni», ha rivendicato Bolzonello sottolineando che se da un lato gli impianti sono tutti gestiti dal pubblico (nei fatti, questa, una situazione unica in Italia) c’è bisogno che il privato faccia la sua parte. E in questo senso, le oltre 200 domande presentate sul “bando alberghi” rappresentano una prima risposta in tal senso.





Secondo Bolzonello ora il fonte si sposta. «Abbiamo pensato agli alberghi e adesso dobbiamo investire sulle strade, metterle in sicurezza, allargarle. Specie in Carnia». Turismo invernale e investimenti viaggiano inevitabilmente di pari passo. La Regione da questo punto di vista non si è risparmiata investendo altri 6 milioni sull’innevamento delle piste che oggi può contare su mille e 139 cannoni, capaci di produrre fino a 18 mila metri cubi di neve all’ora.




L’investimento è pronto ad essere capitalizzato con l’apertura del sipario una settimana prima. Determinante come detto sarà il meteo. In fase di avvio così come in chiusura, fissata per ora – sempre sulla carta e al netto di possibili proroghe – al 2 aprile, il lunedì dell’Angelo, fatto salvo il polo di Sella Nevea, che come sempre chiuderà per ultimo, il 25 dello stesso mese.




Ecco quali sono le promozioni previste per la stagione dello scii 2017/2018


- Operatori professionali

 

-Scuola
 

-Tesserati Fisi
 

- Collaboratori (soccorso alpino)
 

- Residenti zone montane

- Proprietari di seconde case nei pressi degli impianti

- Lavoratori in quota (annuale costa 70 euro)

- Ospiti di alberghi e rifugi raggiungibili solo con gli impianti (gratis)

- Disabili (riduzioni dal 50 al 100%)

- Militari

- Studenti universitari (meno 25%)
 

 

Il top per lo sci dallo Zoncolan a Piancavallo

La pista più lunga del Friuli? Se pensate allo Zoncolan o al Lussari siete fuori strada. Scende, per 5 mila 565 metri, dal monte Varmost, a Forni di Sopra, ed è una delle tante meraviglie offerte dal Friuli Venezia Giulia in chiave invernale. A saperlo sono in pochi perché spesso, qualità e peculiarità dei poli sciistici sono destinate a restare sullo sfondo quando si presentano le stagioni, lasciando a tariffe, sconti e novità le luci della ribalta.
Per metterle in risalto, PromoturismoFvg ha voluto quest’anno rompere gli schemi organizzando un talk-show nell’auditorium dello stadio Friuli. Un momento meno formale, anche grazie alla presenza del commentatore Rai Paolo De Chiesa, e di Enzo Sima, consigliere nazionale della Fisi. «In totale – ha svelato Sima – abbiamo 89 chilometri di piste. Canin e Di Prampero rappresentano la tradizione, a Piancavallo abbiamo la pista nazionale, a Forni di Sopra la più lunga. Anche una regione piccola come la nostra può vantare insomma una notevole difficoltà ed eterogeneità dal punto di vista tecnico».
 
Non a caso, la regione è meta degli agonisti che possono contare su due centri federali. Uno di sci alpino a Sella Nevea e uno di biathlon a Forni Avoltri, che pur attirando centinaia di atleti è ancora relegato fuori dal circuito di PromoturismoFvg. La regione si propone quindi come base di allenamento per i professionisti – a partire dalla Nazionale, attesa anche quest’anno a Tarvisio – e come palcoscenico di tante gare. A Sella Nevea si terranno per la prima volta i Campionati europei di sci paralimpico, dal 29 gennaio al 1º febbraio, mentre dal 2 al 4 febbraio, Forni di Sopra ospiterà il tradizionale trofeo Biberon, gara internazionale di sci alpino e quest’anno anche di skicross e sci nordico rivolta ai più piccoli.
 
Skipass, tariffe congelate e nuovi sconti famiglia con la stagione 2017-18

 
Sarà quindi la volta di Piancavallo: dal 9 all’11 marzo con i Campionati italiani di sci nordico categoria ragazzi, a marzo con le gare di snowboard cross e ski cross, quindi con la Transcavallo e il Campionato italiano squadre, la cui organizzazione è frutto del rinnovato accordo con la vicina regione dell’Alpago. Infine il Tarvisiano, con il parallelo più lungo del mondo, il Lussarissimo, che si disputerà il 17 e 18 marzo 2018. La sfida per il prossimi anni sarà quella di riportare in Friuli una gara di Coppa del mondo. Nel 2006 la regione ha rischiato di ospitare le Olimpiadi invernali. «Ha vinto Torino, ma anche il Friuli Venezia Giulia meritava», ha detto De Chiesa. Riportare la coppa del mondo a sentire il presidente regionale della Fisi è tutt’altro che impossibile, ma il Fvg ancora una volta deve fare i conti con un agguerrito concorrente: stavolta, la Valle d’Aosta.
 
A questi scenari si affiancano quelli che vedranno migliaia di sciatori calcare in breve le nostre piste. Questione al massimo di un paio di settimane. Le discese sono un richiamo irresistibile soprattutto per gli amatori. Nate come piste di prossimità, mantengono un’identità che è fortemente legata al piacere dello sci. E dello stare in mezzo alla natura. A dirlo è ancora Sima. «Ci sono piste che danno soddisfazione al di là del colore. Sali sullo Zoncolan e abbracci con lo sguardo l’intera Carnia».
 
17 dicembre, l'Open day

Alla consueta attenzione dedicata ai più piccoli, che fino a 10 anni possono sciare gratis in tutti i poli della regione, quest’anno Promoturismo Fvg, guidata dal direttore generale Marco Tullio Petrangelo  aggiunge l’Open day, una giornata gratuita per il primo approccio alle neve, in programma per il prossimo 17 dicembre. In quella data, grazie alla collaborazione dell’Amsi Fvg, l’associazione maestri di sci italiani del Friuli Venezia Giulia, PromoturismoFvg offrirà gratuitamente ai più piccoli tutto il necessario per il battesimo sugli sci: skipass omaggio, noleggio dell’attrezzatura e lezione con il maestro, che resterà a loro disposizione per l’intera giornata.

Si tratta di un’occasione da non perdere per gli amanti della neve e di uno degli sport più praticati al mondo. Prima di tutto per i bambini (con il limite di età fissato a 10 anni), ma anche per i genitori che vogliono provare a mettere gli sci ai piedi per la prima volta oppure che vogliono rinfrescarsi la memoria: in ogni polo infatti i maestri Amsi daranno ai genitori lezioni collettive gratuite, della durata di due ore, nelle discipline dello sci alpino, dello sci nordico, dello snowboard e telemark. Per aderire all’Open day basta contattare la scuola sci più vicina e comunicare la propria volontà di partecipare alla giornata gratuita sulla neve

De Chiesa punta su Piancavallo
 
Adora il Friuli Venezia Giulia e le sue piste innevate che frequenta, si può dire, praticamente da sempre. Prima nelle vesti di nazionale azzurro di sci alpino, poi da commentatore sportivo tra i più apprezzati nelle telecronache delle gare maschili di uno degli sport più popolari al mondo. A Udine, allo stadio Friuli per la presentazione della stagione invernale 2017/2018, Paolo De Chiesa (nella foto) non ha nascosto il suo amore per i poli sciistici regionali. E per i friulani.

«Sono simpaticissimi – ha esordito –. Ho passato molto tempo della mia giovinezza in Friuli Venezia Giulia. La pista a Sella Nevea è stupenda. Si può fare anche il super gigante. E poi è sicura. Oggi che di sicurezza si parla sempre più, a maggior ragione dopo il drammatico incidente in cui ha perso la vita il francese David Poisson in Canada (esattamente sei giorni fa, ndr), posso dire che la pista di Sella (vi si allenano i nazionali italiani di sci alpino) è allestita applicando i massimi sistemi di sicurezza».

Al di là del dato tecnico, De Chiesa non disdegna la cornice naturale Fvg. «Quando vado a commentare la gara di Kranjska Gora non mi fermo mai a dormire in Slovenia – ha concluso De Chiesa –, ma ritorno sempre a Valbruna, che per me è uno dei posti più belli del mondo. Ogni volta che ci vado, mi sembra di essere entrato in un’altra dimensione»


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