Stadio Friuli, spuntano le nuove scritte Dacia

All’esterno della curva apposte insegne più piccole, ma l’Udinese assicura che saranno rimosse: si tratta di una prova

Spuntano nuove insegne all’esterno della Curva nord dello stadio Friuli. Accanto a quelle maxi per le quali il Comune ha chiesto invano la rimozione dopo la sentenza del Tar che ne ha confermato l’irregolarità, sono infatti comparse altre scritte Dacia Arena di dimensione decisamente più piccole. E, anche in questo caso, il Comune non ne sapeva nulla. Tanto che il consigliere di Forza Italia, Vincenzo Tanzi ha già presentato un esposto alla polizia locale, ma l’Udinese spiega che si tratta semplicemente di alcune «prove estetiche». E oggi - assicura il direttore amministrativo della società bianconera, Alberto Rigotto - «le nuove insegne saranno rimosse».

Nessuna nuova insegna quindi, ma per Tanzi si è trattato comunque di una scorrettezza: «Invece di tirare giù l’insegna gigante di oltre 65 metri quadrati, dopo i due stop al Tar e al Consiglio di stato, per sfregio né posizionano altre 8 seppur di dimensioni inferiori. Sempre con la stessa procedura, e cioè senza aver prodotto nuova istanza per ottenere l’opportuna autorizzazione. Anche se si tratta di una prova avrebbero dovuto almeno informare chi di competenza, mentre l’ufficio dell’edilizia privata che si occupa del tema era l’oscuro della novità. Ho pertanto provveduto a segnalarlo agli uffici e alla polizia locale per i dovuti accertamenti».

Per Tanzi la «colpa è anche del sindaco Furio Honsell che - sostiene - non si mai fatto rispettare sulla vicenda». A onor del vero però, il Comune ha prima diffidato e poi multato l’Udinese per la mancata rimozione delle insegne. «Siamo stati noi e non certo l’opposizione a diffidare l’Udinese dal mantenere le insegne e sono stato io a firmare le azioni legale portate avanti nell’interesse dei cittadini» aveva infatti spiegato il primo cittadino.

Dal canto suo l’Udinese ha presentato ricorso in Cassazione e attende la causa civile ritenendo che quelle scritte non siano né una forma di pubblicità né un’insegna di esercizio, ma una sorta di brandizzazione (sull’esempio di quanto fatto dal Bayern con l’Allianz Arena e più di recente anche dalla Juventus con l’Allianza stadium), tesi questa che sarà oggetto di dibattito nella prima udienza promossa contro il Comune nel tentativo di vedersi riconosciuto il diritto a mantenere le insegne: l'appuntamento in tribunale a Udine è per il prossimo 11 settembre. Difficile quindi che l’Udinese decida di togliere le insegne prima che si pronuncino il Tribunale e la Cassazione anche se le nuove scritte più piccole potrebbero essere una prova per sperimentare un’alternativa alle maxi insegne.

Il Consiglio di Stato ha ribadito che la natura di quelle insegne è di tipo pubblicitario e il codice della strada per i cartelli pubblicitari stabilisce un limite di 6 metri quadrati mentre con i suoi 24 metri di larghezza e i 2,71 metri di altezza, la scritta supera anche la soglia dei 50 metri quadrati imposta per le insegne d’esercizio, ma quelle nuove dovrebbero rientrare nei parametri. L’Udinese poi ha ricordato che «lo stadio deve sottostare a quei limiti solamente perché la zona non rientra tra i centri abitati dove invece vale il regolamento comunale che non stabilisce una dimensione massima...». La società bianconera ha anche chiesto un accesso agli atti per verificare quale sia stata la procedura seguita per il Palazzetto di via Lodi (a poca distanza dallo stadio) dove è comparsa la scritta Pala Fiditalia.

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